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"Mi hanno bloccata in centro a Mestre e hanno abusato sessualmente di me nel buio"

Una turista 26enne del Regno Unito venerdi ha raggiunto il pronto soccorso dell'Angelo raccontando di essere stata violentata da 6 persone. Le sue parole ora sono al vaglio

"Mi hanno bloccata al parco Ponci. Erano in 6. Hanno abusato sessualmente di me". Il terribile racconto di una giovane turista residente nel Regno Unito è ora al vaglio delle forze dell'ordine. Di certo le sue condizioni hanno indotto i medici a ricoverarla venerdì all'ospedale Dell'Angelo di Mestre per accertamenti. In attesa che il quadro (anche dal punto di vista sanitario e psichiatrico) venisse chiarito. La turista, una 26enne, alloggiava da qualche giorno in un albergo di via Ceccherini a Mestre. L'aggressione risalirebbe a domenica 16 ottobre: in quella data avrebbe deciso di uscire per un giro nei locali del centro mestrino, trascorrendo del tempo all'interno di un esercizio pubblico di via Lazzari. A due passi dal centro commerciale "Le Barche". Certo non avrebbe mai immaginato cosa sarebbe accaduto di lì a poco. 

Lo scenario cambia - secondo il racconto della giovane - nel momento in cui esce dal bar e si incammina con l'intenzione di fare ritorno in albergo: viene avvicinata da un gruppetto di uomini. Sono circa le 20. Non è chiaro se li abbia conosciuti prima o se invece abbiano deciso di farsi avanti accorgendosi di una donna sola. Sono dettagli ancora al vaglio delle forze dell'ordine. A quel punto qualcosa va storto. La 26enne sarebbe stata bloccata e trascinata dai componenti del gruppetto nella zona di Parco Ponci e di via Fapanni. "Erano 6", avrebbe raccontato la sventurata. Lì, lontano da occhi indiscreti, sarebbe avvenuta la presunta violenza sessuale. La giovane avrebbe chiesto aiuto solo una settimana più tardi, raggiungendo il pronto soccorso, visibilmente scossa per l'accaduto.

Raccolta la descrizione dei fatti dalla paziente, i medici hanno chiesto subito l'intervento della polizia. In pronto soccorso è intervenuta una volante, con l'intento di raccogliere la testimonianza della presunta vittima e, nel caso, dettagli utili a identificare i componenti del gruppetto di aggressori. Le indagini sulla veridicità o meno delle parole della 26enne sono ancora in corso, e nulla viene lasciato di intentato. E' di pochi mesi fa, infatti, la denuncia di stupro di una ragazza che raccontò di essere stata sequestrata in auto e violentata in una zona di aperta campagna da giovani di colore. Parole che risultarono completamente infondate e che determinarono non poco trambusto.

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