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Mestre Bissuola / Via Bissuola

Dopo gli arresti arrivano i sequestri, un etto di marijuana alla Bissuola

Operazione anti spaccio della polizia mercoledì mattina, dopo la disarticolazione della banda albanese-tunisina. Usato anche l'elicottero

Come spesso accade quando scatta una serie di arresti, poi tutto non si chiude là. Gli accertamenti continuano, e se il colpo è ben assestato, le forze dell'ordine continuano a mietere risultato. E' il caso dell'operazione "La Murrina", nell'ambito della quale all'alba di mercoledì una decina di spacciatori sono finiti in manette accusati di rifornire di stupefacente soprattutto Mestre e Marghera. Una organizzazione ramificata e organizzata, basata su un sodalizio composto da cittadini di nazionalità albanese e tunisina.

I DETTAGLI SUGLI ARRESTI DI MERCOLEDI

Le compravendite avvenivano soprattutto nei parchi cittadini, dunque non è un caso che nell'ambito della retata siano stati trovati e sequestrati circa 100 grammi di marijuana nascosta nel parco della Bissuola a Mestre. Dopo che sono scattate le manette, la questura ha disposto una serie di controlli con l'obiettivo di reprimere lo spaccio al dettaglio. In cielo si è alzato anche l'elicottero del X Reparto Volo di Tessera, mentre sul territorio si sono mossi, coordinati dalla squadra mobile, gli uomini del reparto prevenzione crimine di Padova e le unità cinofile sempre del capoluogo euganeo.

Il risultato principale, come detto, è stato il ritrovamento di circa 40 micro bustine in cellophane termosaldate pronte per essere spacciate e tre involucri distinti contenenti marijuana non ancora suddivisa in dosi. Si tratta degli stessi luoghi frequentati dai pusher finiti in manette poco prima, quindi è probabile che si tratti proprio di "roba" loro.

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