Contatori chiusi per errore, mestrina senza acqua calda e gas per giorni
C'è stato un malinteso con il fornitore e la donna, che ha una figlia piccola, si è trovata al freddo. Del caso si sta interessando Adico
Per quattro giorni, da martedì a venerdì, una donna mestrina di professione commessa è rimasta senza riscaldamento, acqua calda e gas per i fornelli. La causa sarebbe un errore del fornitore di luce e gas, nato forse da un malinteso: la donna (che ha anche una bambina piccola) a fine gennaio si è rivolta all'azienda, con sede a Bologna, per richiedere la chiusura del contatore della madre deceduta a ottobre, residente in un'abitazione di via Bissagola. A quanto pare, però, è stato chiuso il contatore sbagliato, ovvero quello della commessa, che si trova in via Baldissera, sempre a Mestre.
Così la scorsa settimana la donna si è rivolta all’Adico per chiedere l’immediata riattivazione del contatore, cosa che è avvenuta venerdì 18 con un altro fornitore il quale, probabilmente, addebiterà nella prima fattura di pagamento i costi di riattivazione. Vista la documentazione, il presidente di Adico Carlo Garofolini spiega: «È chiaro che lei non abbia commesso errori sulla propria richiesta. Crediamo che il fornitore abbia dato le indicazioni inesatte a Italgas, che è dunque intervenuta nell’abitazione sbagliata. Questa disattenzione ha creato disagi pesanti, perché stare senza riscaldamento e acqua calda d’inverno non è per nulla agevole soprattutto se si ha una bimba piccola. Valuteremo - conclude - un rimborso da parte dell’azienda che ha commesso l’errore e siamo convinti che l’ex fornitore non si opporrà alla richiesta».