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Mestre Mestre Centro / Via Alessandro Poerio

Emeroteca di via Poerio: «Sia Museo». Bettin: «Meglio l'abbattimento del degrado»

Sull'immobile sembrava potesse partire un locale pubblico a piano terra e si parlò di un nuovo bando anche doppio due anni fa, per l'assegnazione del piano inframezzato. Alcune associazioni ne chiedono la gestione

Ex emeroteca di via Poerio: in questi giorni si è parlato di abbattimento dell'immobile che ha ancora è privo di destinazione nonostante si fosse discusso due anni fa di un possibile progetto del Comune. A chiedere conto degli spazi era stato l'ex consigliere e onorevole del Pd Nicola Pellicani dopo il Festival della politica organizzato dalla sua fondazione nell'autunno del 2019. «Un buco nero in centro città, come l'ex scuola De Amicis di via PioX. L'emeroteca ha ospitato eventi e dibattiti. Mostrando quanto di spazi pubblici cia sia fame».

Bandi deserti

Almeno due i bandi andati deserti e nessuna riqualificazione. Il piano terra è stato utilizzato come "quartier generale" della Mobilità sostenibile, anche un anno fa per il lancio dei nuovi mezzi compatibili come il monopattino. L'assessore Renato Boraso riteneva di poter contare su progetti privati che sarebbero stati lanciati su questo "stabile strategico", mettendo a gara la parte del piano terra per destinarla alla somministrazione di alimenti e bevande. Ma è andata deserta. L'opposizione ha chiesto varie volte che fosse il Comune a riappropriarsene, per attività culturali o senza redditività». 

Museo

Il Forum per Mestre e Venezia ha chiesto che diventi Museo civico della città di Mestre. «L'emeroteca è stata per decenni luogo non solo di lettura ma anche di importanti dibattiti (storici quelli sulla pedonalizzazione di piazza Ferretto con gli Amici della bicicletta e sui progetti della nuova piazza con la fontana di Zordan) - scrive Michele Boato del Forum -. Ora si affaccia di nuovo sul ramo sud del Marzenego, anche con la galleria ricavata dal restauro dell'immobile. Si dice, "nessuno la vuole". Ma c'è la richiesta di un Museo civico che aspetta risposta da 40 anni. Le associazioni Forum per Mestre, assieme al centro studi storici di Mestre e a StoriAmestre, potrebbero costituire da subito un comitato per studiare come utilizzare l'edificio, col minimo degli interventi necessari e con la collaborazione delle decine di persone che da anni mostrano foto, mappe, scritti e poesie relative a Mestre e Marghera. Spero in una risposta in tempi rapidi e positiva, prima di imbarcarsi in un nuovo inutile bando».

Abbattimento

«È pienamente condivisibile la proposta di monsignor Gianni Bernardi a favore dell’abbattimento dell’ex emeroteca di piazza Ferretto - scrive Gianfranco Bettin, consigliere comunale Verde Progressista -. Risalente alla fine degli anni '20 è stato per decenni sede di una banca e, da allora, copre la vista dell’antica Scuola dei Battuti (l’attuale Laurentianum), trecentesca, importante e integra testimonianza della Mestre medievale. Da decenni (fin dal piano di recupero del centro del 1973) si discute se abbatterlo. A lungo, l’incertezza sulla sua sorte è stata determinata dall’uso intenso dello spazio, poi divenuto di proprietà comunale. Molto frequentato il piano terra per la presenza di un’emeroteca e di una sala per mostre fotografiche e d’arte, dibattiti e conferenze. Ci si confrontò anche durante l’ultima giunta di centrosinistra (2010 - 2014) sull’opportunità di abbatterlo. Non si sciolse la questione, perché era un vero punto di riferimento cittadino e si esitava a rinunciarvi. Personalmente ero e sono comunque favorevole all’abbattimento, per le ragioni riassunte da monsignor Bernardi, ma altre volte argomentate dallo storico Sergio Barizza. Lo sono tanto più - conclude Bettin - ora che l’alternativa è tra privatizzazione e degrado».

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