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Bocconi avvelenati nelle campagne, strage di cani da caccia in un mese

Una ventina di quattrozampe soccombono in meno di tre settimane dopo battute nelle zone di Campalto, Ca' Noghera e Dese. Gli esponenti comunali Udc: pronta un'interrogazione in Comune

Sarebbero circa una ventina i cani da caccia morti da inizio mese a causa di alcuni bocconi avvelenati nelle campagne di Campalto, Ca' Noghera e Dese. Un numero che si è ingrossato nell'ultimo weekend, che ha visto sei vittime. Le associazioni dei cacciatori sono in allarme, e per ora motivazioni certe sull'abbandono dei bocconi non ce ne sono, ma a polizia provinciale e carabinieri sono arrivate le denunce. Nel mirino ci sarebbero le zone che attraversano anche Tessera, via Gobbi e Favaro.

Le ipotesi considerano una lotta intestina tra cacciatori di diversi gruppi, alcune persone che deliberatamente hanno seminato in giro il veleno per l'odio verso i quattrozampe e alcuni esponenti fondamentalisti di associazioni animaliste che, attraverso azioni di questo tipo, vogliono ribadire il "No" alla caccia. Esclusi per ora i contadini e gli agricoltori della zona.

Sul tema sono intervenuti i consiglieri comunali dell'Udc, che, con una comunicazione a firma Simone Venturini e Marco Zuanich, vogliono portare la problematica questione dentro le aule del municipio veneziano. Sono "particolarmente urgenti dei provvedimenti delle forze dell’ordine e della magistratura per evitare che continui questa strage - recita la nota Udc -. Riteniamo opportuno approfondire le dinamiche con cui vengono effettuate le battute di caccia nelle località in questione con particolare riguardo all’eventuale presenza di cacciatori irregolari e ai continui sconfinamenti di alcuni cacciatori in ambiti abitati". Continua la nota: "Sottolineato che il Comune di Venezia, pur non avendo specifiche competenze, dovrebbe immediatamente attivarsi per comprendere la dinamica dei fatti, lo stato dei controlli e i primi risultati delle indagini, si interroga l’Amministrazione Comunale per conoscere le informazioni che essa ha acquisito o acquisirà dagli organi competenti relative ai gravissimi fatti citati; quali azioni intenda intraprendere per tutelare gli animali della zona dal rischio di avvelenamento; quali interventi di bonifica dai bocconi avvelenati delle aree in questione sono stati programmati".

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