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"Assedio" al campo nomadi di Favaro, sessanta gli agenti in azione dall'alba

Stamattina operazione congiunta di carabinieri e polizia, 60 agenti in totale, per individuare eventuali autori di reati contro il patrimonio e debellare gruppi dediti alla microcriminalità

Un "esercito" di circa sessanta agenti stamattina ha passato al setaccio il campo nomadi di via del Granoturco a Favaro Veneto. Obiettivo di carabinieri e polizia, che hanno dato vita a un'operazione congiunta, è stato individuare i protagonisti di episodi di microcriminalità e di reati contro il patrimonio, sequestrando pure la possibile refurtiva. Il blitz sarebbe il frutto delle indagini scaturite dal ritrovamento di alcuni bossoli del 28 novembre scorso vicino alla rotonda di ingresso al campo. Qualcuno, infatti, nella notte si fermò e sparò in aria alcuni colpi di arma da fuoco.

Le forze dell'ordine, oltre al campo rom, hanno concentrato le ricerche anche in altre zone di Favaro Veneto, Marcon e Campalto. Dove si trovavano altri nuclei della stessa comunità. Sul posto pattuglie del commissariato di Mestre, delle volanti e il nucleo artificieri della questura (per la ricerca di eventuali armi) con le unità cinofile. Per i carabinieri impegnati i militari della compagnia di Mestre e del nucleo operativo radiomobile.

Al termine delle perquisizioni sono state sequestrate alcune pistole scacciacani e una sciabola. Oltre ad altro materiale da scasso, come pinze o grossi cacciaviti, e dei capi d'abbigliamento di dubbia provenienza. Controllate circa cinquanta occupanti del campo. Le operazioni sono iniziate alle otto di mattina per poi concludersi verso mezzogiorno.

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