Coloro che la conoscono non riescono a crederci. Una ragazza solare, Giulia Salviato. Una ragazza che coltivava le proprie passioni e che sprizzava voglia di vivere. Forse anche per questo la sua tragica morte martedì mattina ha colpito tutti. Giovane, 32 anni, conviveva a Favaro Veneto con il fidanzato Alessandro. La sua bacheca Facebook nelle ore successive al tremendo incidente stradale che l'ha vista vittima è stata costellata di messaggi di cordoglio. Ma anche di ringraziamenti, per quello che la giovane è riuscita a donare nella sua pur breve vita.

IL TRAGICO INCIDENTE

Lo afferma lei stessa nel sito ufficiale del suo coro, i "Joyful Gospel Group", molto conosciuti nel Veneziano: "Cantare fa parte della mia vita - affermava - Cantare mi emoziona in quantità e qualità smisurate". Un genere, quello spiritual, che bisogna cantare col cuore. E di cuore Giulia ne aveva tanto. Sensibile, ironica. Alcuni suoi ex colleghi di lavoro, sconvolti dalla notizia, la descrivono come "solare", "una persona con cui era bello stare". Altra sua grande passione era viaggiare.

Da qualche tempo lavorava nella "Log607 srl", dell'incubatore di startup H-Farm, dove si occupava di gestire le relazioni con i partner commerciali e proporre i servizi ai clienti. La società, costituita nel maggio 2007 e poi ceduta nel 2009 a Marsilio Editori, del gruppo Rcs, si occupa di sviluppare strumenti alternativi di intrattenimento coniugandoli con la scoperta delle varie città. A Venezia, per esempio, venne lanciato il "Ruyi", una caccia al tesoro multimediale in laguna. Prima di approdare nell'azienda di Ca' Tron, località di Roncade, Giulia Salviato aveva collaborato anche con varie emittenti locali, come Televenezia, e con l'azienda editoriale "2night", occupandosi di montaggio video e di organizzazione di eventi.