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Mestre Mestre Centro / Piazza Erminio Ferretto

Il saluto di Mestre a Tobia e Riccardo. Il dolore composto della platea al Duomo

La madre di Pastrello: «Un privilegio essere stata tua mamma». I genitori di De Eccher: «Il suo ricordo vive e si percepisce attraverso quanti lo hanno conosciuto e amato»

La chiesa gremita di parenti, amici, colleghi e compagni ai funerali al Duomo di Tobia De Eccher e Riccardo Pastrello, gli amici 25enni scomparsi nell'incidente in via della Libertà all'alba della vigilia di Natale. In tanti hanno atteso l'arrivo dei feretri sul piazzale della chiesa in piazza Ferretto. «Tutti noi siamo increduli davanti a questi fatti terribili», ha detto il viceparroco, don Augusto Prinsen, che ha celebrato le esequie dei due giovani in una cerimonia unica. Il Vangelo delle Beatitudini il testo scelto dai parenti. «Beate le persone che sono nel pianto, nel dolore, i perseguitati. A loro è promessa la vita eterna. La sofferenza e la morte non hanno l'ultima parola. Preghiamo per i genitori, i nonni, i parenti. Per loro sia pace», spiega il viceparroco.

Senza esitazione, i quattro genitori avevano scelto dopo il dramma che l'ultimo saluto ai loro figli fosse congiunto e che anche per quest'ultima volta rimanessero l'uno a fianco all'altro come sono stati sempre: al liceo Bruno-Franchetti, nello nello sport e in compagnia fin da giovani, ma anche ora che entrambi studiavano all'Accademia di architettura all'Università svizzera di Mendrisio. «Riccardo. Giovane uomo dolcissimo. Generoso e pieno di passioni. È stato un privilegio essere sua mamma», sono state le parole toccanti della madre di Pastrello. «Agli amici dico ricordatelo, e portate il pensiero di lui con voi per sempre. Mentre a tutti i giovani presenti raccomando: tenetevi stretta la vita che è un dono prezioso. Perderla è un attimo».

«Non servono tante parole per descrivere Tobia. Lui è stato tante persone e una sola, e quanti lo hanno incontrato conserveranno il suo ricordo nei diversi momenti: a scuola, nello sport e nel lavoro. Se Tobia fosse qui ora ci pregherebbe di sorridere, e di immaginarlo magari impegnato in una delle sue tante attività o intento a riposare assieme a Riccardo». «È stato l'amore della mia vita»,  ha detto ancora provata e distrutta la fidanzata di Pastrello, Teresa. Lo sconforto, il dolore e l'affetto strappato in un attimo sono abbastanza da far desiderare che tutto si fermi, ha spiegato la ragazza. Ma la presenza di Riccardo è tangibile, ha detto con le parole di una poesia di Scott Holland. «Sorridi e pensami come quando facevamo quello che ci piaceva. Asciuga le tue lacrime e non piangere. Sarai con me per sempre». 

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