Viene derubata del portafoglio e trova tante persone con senso civico che si mettono alla caccia delle ladre, finché le stesse non vengono bloccate dai carabinieri. Storia diversa dal solito, e per questo da raccontare, quella che riporta la Nuova Venezia. Domenica pomeriggio una negoziante riceve la "visita" di due donne. Madre e figlia. Il suo esercizio di piazza Barche ha quattro camerini. L'ultimo è adiacente a uno stanzino di servizio.

Le due prendono alcuni abiti e fingono di andare a provarli. Proprio nell'ultimo camerino. Passa qualche minuto e le due escono affermando di non essere interessate. La negoziante, non appena la coppia esce, vuole andare a controllare qualcosa nella borsa e, per sua fortuna, si accorge subito che la porta dello stanzino è aperta. Il suo portafoglio sparito nel nulla. Subito chiude il negozio a chiave e si mette sulle tracce delle due ladre: non sono lontane. Sono ferme in fondo, in direzione di via Sarpi.

Correndo chiede aiuto ai passanti. Una mano gliela offrono due cittadini di origini dell'est Europa. Le danno il cellulare con cui chiamare il 112. Le ladre, però, scappano. Ma vengono fermate da un terzo uomo, che le sorprende col portafoglio in mano. Un altro intanto indicava alla megoziante che erano corse in direzione di via Mestrina. Alla richiesta di tornare al negozio per restituire il maltolto le due fanno finta di rispondere affermativamente per poi, dopo qualche metro, gettare a terra il portamonete e darsela a gambe. Verranno fermate pochi minuti più tardi dai carabinieri, aiutati dal passante che comunque non ha mollato l'osso. Non le ha mai perse di vista. I militari poi sono arrivati davanti al negozio della malcapitata, che stava aspettando davanti all'entrata. Grazie alla collaborazione dei cittadini la sua storia ha avuto un lieto fine. Le due ladre sono state denunciate per furto aggravato.