
Il ragazzino gli deve dei soldi, "bullo" lo deruba della bicicletta e lo lascia a piedi
Un 19enne mestrino è stato denunciato per "esercizio abusivo delle proprie ragioni" venerdì dopo essersi impossessato della bici del rivale, un 15enne. Alla base un presunto debito
Quel ragazzino gli doveva dei soldi e per questo motivo lui si è sentito in diritto di derubarlo della bicicletta e lasciarlo a piedi. Un episodio al limite tra la rapina e il reato di "esercizio arbitrario delle proprie ragioni" quello che è accaduto verso le 12 di venerdì in un parco pubblico mestrino. Protagonisti un 19enne e un 15enne mestrini. Il primo aggredisce l'altro nel parco delle Mani, area verde vicina a viale San Marco. Lo minaccia perché vuole i soldi indietro.
Una situazione tesa che rimane in stallo per alcuni lunghi minuti, finché il 19enne non decide di tagliare la testa al toro e impossessarsi della bicicletta di proprietà del suo interlocutore, scappando e facendo perdere le proprie tracce. Al derubato non è rimasto altro che chiedere aiuto ai genitori e alle forze dell'ordine, intervenute nel parco con le volanti. Gli agenti raccolgono la testimonianza dello sventurato, che conosce nome e cognome del rivale, invitandolo poi a presentare denuncia in commissariato a Mestre. Cosa che effettivamente avviene, con l'aiuto della madre.
Nel frattempo scattano le ricerche per individuare l'autore del furto, che viene trovato e bloccato nella zona di via Bissagola. Risultato: la bicicletta è stata restituita al legittimo proprietario, mentre il "bullo" 19enne è stato denunciato per esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Una fattispecie di reato che si configura quando chiunque, "al fine di esercitare un preteso diritto per cui ben potrebbe ricorrere al giudice, si fa ragione da sé medesimo usando violenza o minaccia".