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Giovedì, 28 Marzo 2024
Mestre Mestre Centro / Piazza Erminio Ferretto

Continua la campagna "Io non rischio" in piazza Ferretto

Domenica mattina operatori e volontari della protezione civile e delle associazioni in piazza Ferretto con il vicesindaco Andrea Tomaello. Gazebo gialli e palloncini per spiegare come mettersi al sicuro e proteggersi in caso di pericolo

È iniziata ieri anche a Mestre la campagna "Io non rischio" della protezione civile, la due giorni per far conoscere i rischi e le buone pratiche da attuare in caso di situazioni di pericolo. Fra fra gli stand dei rappresentanti di associazioni e organizzazioni, coordinati dal supporto di 25 operatori di protezione civile del Comune di Venezia, c'erano il vicesindaco Andrea Tomaello e il presidente della Municipalità di Mestre Carpenedo Raffaele Pasqualetto. E domenica mattina l'attività di divulgazione è andata avanti alla presenza delle istituzioni sotto ai tendoni gialli allestiti dagli operatori.

In piazza Ferretto i cittadini sono stati informati sui rischi nei casi di evento sismico, alluvione e maremoto. Per l'edizione 2022 ai gazebo sono presenti dei traduttori per agevolare la comunicazione con cittadini di diverse nazionalità, in particolare ucraina e bengalese, ma anche esperti di Lis, la lingua italiana dei segni. "Io non rischio" è una manifestazione di carattere nazionale, giunta alla dodicesima edizione. Ogni anno vede scendere in campo in tutta Italia migliaia di volontari appartenenti a oltre 800 organizzazioni.

«Un weekend che sugella la settimana della Protezione civile in città - ha dichiarato Tomaello - che ha visto anche la prova sirene coordinata a Marghera e che punta a sensibilizzare la cittadinanza sull'attuazione di comportamenti appropriati e responsabili, volti alla tutela delle stesse persone, ma anche dell'ambiente e del territorio. Ringrazio i volontari che incontrano i cittadini e li informano, con la novità, quest'anno, dei traduttori in lingua straniera e dei segni, nell'ottica di una sempre maggiore inclusione».

“Io non rischio” è promossa e realizzata dal dipartimento della Protezione civile, Ingv-Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Anpas-associazione nazionale pubbliche Assistenze, ReLuis-Rete dei Laboratori universitari di ingegneria sismica e Cima Research Foundation. L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento anche di Aipo, Agenzia interregionale per il fiume Po, Arpa Er – Agenzia regionale per la prevenzione e l’ambiente dell’Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, Cami-Lab, Laboratorio di Cartografia ambientale e modellistica idrogeologica dell’Università della Calabria, Cima, Centro internazionale in monitoraggio ambientale, Irpi, Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica e Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.

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