Condannato «l'Arsenio Lupin» di Mestre, finisce in carcere
Koba Korsantia deve scontare oltre tre anni e mezzo di reclusione per una serie di furti commessi a Mestre nel 2019
Riusciva a saccheggiare fino a tre, quattro appartamenti in una sola notte. Le indagini del commissariato di Mestre avevano portato al suo arresto nel settembre 2019 per una serie di furti, per la maggior parte messi a segno tra le vie di Mestre, oltre ad alcuni tra Marghera e Spinea. Ieri Koba Korsantia, 44enne georgiano, dopo un periodo ai domiciliari è finito di nuovo in carcere.
I carabinieri lo hanno arrestato dopo una condanna definitiva a oltre tre anni e mezzo di reclusione per furto in abitazione e indebito utilizzo di carte di credito. Gli episodi risalgono alla primavera del 2019. La tecnica che Koba usava per mettere a segno i furti era ormai consolidata. Faceva dei sopralluoghi durante il giorno, poi tornava con l'oscurità e riusciva a introdursi nelle abitazioni grazie a una scheda di plastica con cui apriva le porte di ingresso, senza scassinarle. Non lasciava tracce: si limitava a racimolare i contanti e gli oggetti preziosi che trovava vicino all'ingresso e non si addentrava quasi mai fino alle stanze. Capitava che indossasse un guanto e alle volte un asciugamano intorno al collo, probabilmente per evitare di lasciare tracce di sudore. Dopodiché se ne andava senza che nessuno si accorgesse di nulla: nessuna delle vittime lo aveva mai scoperto in azione, né erano stati trovati segni di effrazione ma, in più occasioni, le telecamere interne agli appartamenti lo avevano immortalato.