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Mestre Zelarino / Via Don Federico Tosatto

Dipendente Auchan "imboscava" i gingilli tecnologici nell'armadietto

Lavoratore licenziato in tronco dopo che anche a casa sua è stata trovata refurtiva. Dieci i denunciati per furto, anche al Valecenter

Rispetto ai ladruncoli che prendono di mira ogni giorno i centri commerciali, lui aveva una posizione di vantaggio. Era un dipendente, cosicché per uscire dall'esercizio non avrebbe dovuto superare barriere antitaccheggio. Una volta scoperto dal personale di vigilanza dell'Auchan di Mestre, però, quest'ultimo è stato licenziato in tronco: quando sono intervenuti i carabinieri ed è stato aperto l'armadietto personale del commesso, è stato trovato diverso materiale tecnologico. Dopodiché i controlli si sono allargati anche all'abitazione privata del lavoratore, dove i sequestri di merce trafugata sono continuati. Per lui, oltre alla denuncia, è scattato quindi il licenziamento in tronco.

Questo è solo uno degli episodi di taccheggio scoperti dai carabinieri negli ultimi giorni durante i controlli nei centri commerciali, anche in borghese. C'è la crisi, o solamente la voglia di ottenere qualche costoso gingillo senza pagare alcunché. Così la lista delle persone sorprese a taccheggiare all'Auchan di Mestre, alla Nave de Vero di Marghera e al Valecenter di Marcon (ma anche negli altri grandi supermercati lagunari) si allunga giorno dopo giorno. Dieci denuncie per furto aggravato in soli quattro giorni, nonostante la lotta tra vigilanza e ladri sia spesso impari.
 
Tra i malintenzionati colti sul fatto spicca la denuncia di una minorenne di origini kosovare scoperta dopo aver rubato vari capi di abbigliamento alla moda al Valecenter. Per un valore piuttosto cospicuo. In tutti i casi gli intrusi cercavano di superare le barriere antifurto attraverso delle borse schermate.

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