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Commesse de Le Barche in trincea "Domenica aperto? Basta, un flop"

Appello delle dipendenti del centro mestrino: "Mercato insostenibile e bulimico. Poi ci licenziano". La candidata Agostini: "Appoggio la protesta"

Di fronte agli annunci di tagli pesantissimi da parte dei colossi della grande distribuzione, le commesse si mobilitano. Le polemiche sulle aperture domenicali e sugli orari sempre più liberalizzati dei centri commerciali non si sono mai sopite, soprattutto in un periodo caratterizzato dalla festa della Liberazione e del Primo Maggio. Feste per tutti, ma non per commesse e dipendenti dei supermercati (che condividono questo destino anche con tante altre categorie comunque, come ristoratori o operatori di sicurezza o di soccorso). E' di questi giorni l'annuncio di 65 possibili esuberi anche al centro commerciale Auchan di Mestre. Di fronte a un panorama così proeccupante alcuni dipendenti del centro "Le Barche" di Mestre hanno messo a punto una lettera (più che altro una sorta di appello) da consegnare al direttore del centro quando verrà firmata da quanti vorranno aderire.

Una copia sarà consegnata anche ai rappresentanti della politica impegnati in campagna elettorale e alle istituzioni. Nel testo si mettono nel mirino le aperture domenicali e durante i giorni festivi, ma anche organizzazioni degli orari che non riesce più a garantire ivelli di sicurezza e, paradossalmente, nemmeno la soddisfazione del cliente, che a volte, per forza di cose, non riceverebbe un livello di attenzione sufficiente. Una presa di posizione condivisa anche dalla candidata Pd alle Regionali Tiziana Agostini: "E’ l’ammissione del fallimento di un modello - dichiara - e arriva dal basso, da chi lo alimenta ogni giorno col proprio lavoro, e nonostante i molti sacrifici viene lasciato a casa comunque. E’ un commercio bulimico che non soddisfa più né chi compra, né chi acquista la merce. Per aprire i centri commerciali sono stati sventrati i centri urbani, il commercio di vicinato è stato immolato alla grande distribuzione con la scusa dei posti di lavoro, e adesso con Auchan e Carrefour vediamo il palco che inizia a crollare. Le grandi catene come Ikea e H&M infatto nei loro paesi di origine sono chiusi la domenica, è solo da noi che restano aperti “h24””.

La lettera verrà portata il 9 maggio ai colleghi dell’Auchan, in sciopero contro l’annuncio dei prossimi licenziamenti. “Per quanto mi compete, se sarò eletta, mi impegno a portare in Regione questo tema - conclude la Agostini - lo ritengo determinante per lo sviluppo futuro del nostro territorio”.

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