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Giovedì, 25 Aprile 2024
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In crescita le iscrizioni allo Stefanini, la dirigente: «Il Comune ci conceda la scuola Baracca»

Ad oggi usata per le elementari, dal prossimo anno sarebbe vuota. Topazio: «Ho ricevuto comunicazione dell’indisponibilità del plesso. Difficile mandare via alunni perché gli spazi non sono congeniali». Interrogazione di Sambo e Ticozzi

Liceo Luigi Stefanini di Mestre: c'è un problema di spazi, in rapporto al numero degli alunni, che sembra aumentare di anno in anno in ragione del trend costante di crescita delle richieste d'iscrizione alla scuola. Un problema già segnalato dalla dirigente Mirella Topazio, e che ha trovato il sostegno della capogruppo e del consigliere comunale del Partito Democratico, Monica Sambo e Paolo Ticozzi. 

«Nell’anno in corso ci sono 6 classi quinte che utilizzano 7 aule e, con una media di 27-28 studenti ad aula, il numero massimo si attesta a circa 200 studenti. Già fin dall’inizio dell'anno scolastico la possibile criticità di alunni in esubero era stata condivisa con Città Metropolitana - scrive la dirigente scolastica - e l’ente aveva assegnato allo Stefanini ulteriori 3 aule ricavate dall’ex centro di servizi volontariato nelle vicinanze della scuola. Tuttavia, le iscrizioni per l’anno scolastico sono aumentate oltre ogni aspettativa. Infatti, se come proiezione ci eravamo basati sulle 359 unità, le richieste si sono concluse a 407».

L’attuale soluzione ipotizzata al momento è quella di mutuare alcune aule dalla sede mestrina del Barbarigo. «Così facendo lo Stefanini si troverebbe a dover utilizzare tre sedi con tutte le complicazioni per la gestione - commenta Ticozzi - senza contare che si complicherebbe di molto la possibilità di poter usare i laboratori». Il 27 aprile la dirigente scolastica dello Stefanini aveva inviato una lettera a varie istituzioni tra cui il sindaco, chiedendo che il Comune prendesse in considerazione di concedere alla sua scuola l’utilizzo del plesso della scuola Francesco Baracca, usata per le elementari, ma che dal prossimo anno risulterebbe vuota. «Ad oggi pare non siano arrivate risposte - dicono Sambo e Ticozzi - per questo abbiamo depositato un’interrogazione chiedendo che si valuti l'utilizzo della scuola Francesco Baracca e che in commissione venga sentita la dirigente, una rappresentanza del personale e i dirigenti dell’Ufficio scolastico regionale e della Città Metropolitana per arrivare a una soluzione».

«Ho contattato la Città Metropolitana per capire la fattibilità di collocare le sette classi in esubero all’interno del Baracca, ma dopo una prima indagine ho ricevuto comunicazione dell’indisponibilità del plesso, in quanto il Comune ha altri progetti - afferma Topazio - Da qui la mia lettera rivolta a tutti gli enti. Mi pare assurdo che una scuola con tanti alunni debba essere dislocata in due sedi, quando vi è una scuola vuota che potrebbe risolvere tanti problemi. Già negli anni scorsi avevo chiesto di valutare la costruzione di un’altra ala dell’edificio Stefanini, ma mi è sempre stato risposto che in un’ottica di ottimizzazione delle risorse economiche, prima di procedere con altre costruzioni andavano riallocate le strutture vuote, perché se è vero che vi sono scuole con molti iscritti ve ne sono altre con molti spazi liberi. L’utilizzo della scuola Baracca potrebbe rappresentare la soluzione ideale: la scuola è libera, si trova nelle vicinanze, eventuali piccoli lavori di adeguamento andrebbero in compensazione dei lavori non più svolti presso l’ex centro di volontariato. La scuola è un servizio - conclude la dirigente - le famiglie hanno diritto di scegliere il percorso scolastico dei figli. Diventa difficile mandare via alunni solo perché gli spazi recuperati non sono perfettamente congeniali».

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