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Martedì, 16 Aprile 2024
Mestre

Gli imprenditori strappano le bollette in piazza Ferretto

L'iniziativa simbolica questa mattina, nel corso della manifestazione "Non spegnetevi, non spegnere la città", a cui hanno partecipato le associazioni di categoria rappresentate in Camera di Commercio

È stata un'iniziativa simbolica, per lanciare un grido d'allarme a chi governa il Paese. Un centinaio di piccoli imprenditori si sono riuniti mercoledì mattina a Mestre, in piazza Ferretto, per protestare contro il caro energia che sta mettendo a ferro e fuoco aziende, attività commerciali e le famiglie. C'erano panettieri, pasticcieri, titolari di lavanderie e commercianti in genere, che hanno strappato simbolicamente le ultime copie delle bollette di luce e gas, raddoppiate, e in alcuni casi anche triplicate rispetto all'anno scorso.

Gli imprenditori strappano le bollette in piazza Ferretto

"Non spegnetevi, non spegnere la città", questo il titolo dell'iniziativa promossa da Confcommercio Venezia, ha riunito i rappresentanti delle associazioni di categoria rappresentate in Camera di Commercio e le istituzioni. «La nostra area corre il rischio di essere messa a ferro e fuoco. - ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Venezia-Rovigo, Massimo Zanon - Ci sono mille ricette che il Governo potrebbe mettere in atto, ma che hanno sempre la prospettiva nel dopodomani. Non è più possibile aspettare. La politica deve governare nell'interesse dello Stato, dei cittadini, delle famiglie e delle imprese più piccole, per mettere un freno alla pandemia energetica».

Caro energia, ristoratore diffonde una bolletta triplicata. Protesta a Mestre

Sul palco allestito in piazza, ha preso la parola anche il presidente di Confindustria Venezia, Vincenzo Marinese: «Il nostro territorio, ogni sei abitanti, ha un imprenditore. - ha sottolineato - Tutti contribuiamo alla creazione di lavoro. Non dormiamo più di notte, perché ogni giorno facciamo i conti con la cassa. Siamo stanchi ed è arrivato il momento di dire basta». Per Marinese è impensabile che un Governo non si ponga come primo problema quello dell'impresa: «Reggiamo il Paese, in Veneto produciamo il 12% del Pil. Le tasse vanno tolte ieri, non domani».

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