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Mestre Piazza Barche

Una maratona per salvare l'antica Posta

La petizione online ha superato le 1200 adesioni

È il giorno della maratona dei comitati, dei politici, dei gruppi e dei cittadini che hanno aderito all'appello di Mestre Mia per salvare l'antica Posta di piazza Barche, a Mestre. Con un accordo di programma fra la Società, Immobiliare turistica srl di Scorzè, e il Comune, la Posta verrebbe destinata a stabile per alloggi, forse per una struttura ricettiva. Prospettiva del tutto accettabile, secondo Mestre Mia che ha spiegato, in conferenza stampa il 28 dicembre scorso, di non voler interferire con la proprietà. A patto che «venga restaurato e conservato l'antico edificio». Così è partita una petizione in rete, che ha raccolto più di 1200 firme, e sono state inviate lettere alla Sovrintendenza, al ministero dei Beni Culturali, al presidente Mattarella. Mestre Mia va avanti. L'effetto del discorso del sindaco Brugnaro, fatto sul "rudere" del centro storico mestrino, durante la conferenza stampa di fine anno, in cui disse: «sono marciti anche i topi che c'erano dentro, di quell'edificio non si è mai accorto nessuno, ora che la proprietà si muove con una propria iniziativa, saltano fuori petizioni», sembra quello di aver favorito l'aggregazione attorno alla difesa di ciò che resta dell'edificio.

La partecipazione

Domenica 5 gennaio, annuncia Mestre Mia, «interverranno, secondo fasce orarie prestabilite, persone interessate alla città di Mestre e alla salvaguardia della sua storia, con discussioni, confronti, scambio d’opinioni in merito, all'associazione Mestre Mia dalle 16 alle 19. L’intera “Maratona” verrà trasmessa in diretta streaming sul gruppo Facebook Mestre Mia. Hanno dato conferma di partecipazione: Nicola Pellicani, Orietta Vanin, Roberto Stevanato, Stefano Sorteni, Graziano Fusati, Fabio Bevilacqua, Gianfranco Bettin, Paolo Levorato, un portavoce del Gruppo 25 Aprile, Massimo Venturini. 

Terra Antica

Alla petizione per il recupero dell’antica Posta di Mestre ha aderito Terra Antica, l’associazione culturale di Favaro Veneto. «Siamo convinti - ha scritto Gabriele Scaramuzza che ne è presidente - della necessità del recupero e della conservazione di quegli elementi storico-urbani che caratterizzavano Mestre. La ridefinizione urbanistica di un centro urbano non può che avere come componente il recupero e la valorizzazione degli elementi edilizi distintivi e caratteristici, che – come in questo caso – testimoniano della natura di Mestre come città fluviale, nodo strategico di connessione tra Venezia e l’area centro veneta. L’apposizione di un vincolo storico a tutti gli effetti e il conseguente avvio di un recupero conservativo dell’edificio sono obiettivi sacrosanti, su cui va chiesto un impegno ed un allineamento da parte di tutte le Istituzioni coinvolte». Condiviso, attraverso un video su YouTube, anche l'appello della senatrice del Movimento 5 Stelle Orietta Vanin che ha chiesto venga salvaguardata l'antica Posta:

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