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Il mercato di via Torino chiude prima, Veritas se ne va già a giugno

I dipendenti del Mof sono andati fino a Ca' Farsetti per chiedere aiuto al sindaco, ma non è ancora chiaro cosa ne sarà del centro mestrino

Il mercato ortofrutticolo di via Torino chiude in anticipo, almeno nelle intenzioni di Veritas che, come riporta il Gazzettino, ha inviato al Mof una lettera in cui si avvisa che, dal 1 giugno, “verrà data formale disdetta dell’utenza Enel, per procedere poi con la chiusura della partita Iva e progressiva interruzione di tutti i servizi offerti”. Un fulmine a ciel sereno, che anticipa di sette mesi un problema già molto sentito dalla città: che fine farà il centro mestrino?

SPOSTAMENTO O CHIUSURA – Martedì pomeriggio una delegazione di lavoratori del mercato ha marciato fino a Ca' Farsetti per chiedere aiuto al sindaco Giorgio Orsoni, che però ha potuto riceverli solo in serata. Per quanto riguarda Veritas, il sindaco si è impegnato a verificare già giovedì la situazione e cercare una mediazione che permetta almeno uno spazio di manovra maggiore dei circa venti giorni imposti dall'azienda, ma a proposito dello spostamento del Mof si resta nella nebbia più fitta: si ipotizza di spostare tutto a Marghera, nei terreni inizialmente destinati al Palais Lumiere, ma c'è anche chi ventila la possibilità di chiudere tutto definitivamente: il mercato ortofrutticolo di Mestre, d'altronde, rappresenta solo il 4 per cento del mercato regionale (contro il 43 per cento di Verona, il 31 di Padova e il 10 di Treviso) ed è quindi normale chiedersi se abbia veramente senso investire 40 milioni di euro in un progetto dall'impatto così limitato. Ovviamente non la pensano così i dipendenti del Mof di via Torino, che da settimane stanno protestando in tutti i modi. Secondo Veritas, poi, sarebbero in atto anche “comportamenti assolutamente non accettabili”: danneggiamenti, pedane di merce e rifiuti fuori ordine e persino vendita di prodotti fuori norma.

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