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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Gli staccano il gas: giorni al gelo in appartamento, bimba in ospedale

Colpa di una bolletta salata, che un mestrino non ha saldato in tempo. Nonostante le rassicurazioni il riscaldamento non sarebbe ancora tornato

Restano senza il gas, proprio nei giorni più freddi dell'anno. Eppure la bolletta, seppure in ritardo, sarebbe stata pagata da quasi due settimane. È la disavventura capitata alla famiglia di un bengalese residente in via Cappuccina a Mestre, impiegato alla Fincantieri. Perché, come riporta il Gazzettino, al momento della richiesta del conguaglio da parte dell'Eni, i soldi per pagare non li aveva.

Si tratterebbe in effetti di una cifra elevata, più di 2.400 euro: lo stipendio di due mesi, per un operaio. Lui, ritrovatosi all'improvviso con un tale onere da rispettare in breve tempo, si è attivato per chiedere prestiti a familiari, amici e al datore di lavoro. Ma quando è riuscito a raccogliere quanto gli serviva, il gas era ormai staccato. Così il 23 dicembre, dopo aver pagato, ha cominciato a telefonare all'Eni per capire quando gli avrebbero riattivato l'utenza.

Quarantotto ore, sarebbe stata la risposta, ma al 4 gennaio la casa era ancora al gelo. E nel frattempo la figlia più piccola, di tre anni, è finita all'ospedale con raffreddori e una bronchite. Ma la sua situazione potrebbe peggiorare. La famiglia, preoccupata, ha chiamato ripetutamente la società del gas, sentendosi rispondere sempre alla stessa maniera: in massimo due giorni il gas sarà riattaccato. Ma con il fatto che ci sono le feste di mezzo, il disagio prosegue.

La figlia più grande, di 11 anni, ha addirittura scritto una lettera a Eni, spiegando che da molti giorni la sua famiglia è senza riscaldamento e che teme che la sorellina possa tornare in ospedale. La società ha spiegato che al più tardi l'8 gennaio provvederà a riallacciare il gas.

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