Minorenne scaraventato a terra dalla bici e rapinato dai baby-bulli in centro a Mestre

Aggredito e scaraventato a terra da alcuni ragazzini come lui, con l'unico obiettivo di impossessarsi del cellulare. Forti del fatto di essere in due contro uno e di avere dalla loro anche l'effetto sorpresa. E' la preoccupante vicenda denunciata venerdì mattina in commissariato a Mestre da un minorenne, accompagnato dalla madre. L'aggressione sarebbe avvenuta nella giornata di giovedì, in zona via Circonvallazione a Mestre. Nel mirino delle forze dell'ordine finisce un gruppetto di bulli che spesso gravita attorno alla zona del centro culturale Candiani. Non sarebbe il primo episodio del genere di cui si sarebbero macchiati. 

Fatto sta che, secondo il racconto del minorenne mestrino, due di questi bulletti decidono di entrare in azione. Avvicinano la vittima e con una scusa la fermano. Dopodiché la scaraventano a terra mentre lui si trovava in bicicletta. Il ragazzino non si aspettava un comportamento del genere, quindi perde l'equilibrio e finisce a terra. I due delinquenti quindi mettono in chiaro le cose. Sono in piedi di fronte a lui. "Dammi il cellulare", gli viene intimato. Non è chiaro se il bottino derivante dall'aggressione sia stato "consegnato" dalla vittima per evitare guai peggiori o, al contrario, sia stato sottratto dai due malintenzionati.

Si tratta di due ragazzi di colore che spesso girano nella zona del Candiani con altri compari. Bulli di quartiere conosciuti di vista anche dal minorenne mestrino che ha subito la rapina. Accertamenti sono in corso da parte delle forze dell'ordine per stabilire la veridicità del racconto del giovane e, soprattutto, per individuare chi materialmente si è macchiato di quest'aggressione.