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Venerdì, 19 Aprile 2024
Mestre Mestre Centro / Via Alessandro Poerio

La mobilità in città diventa leggera, «come una pista ciclopedonale a pelo d'acqua»

La micromobilità, i mezzi elettrici, le biciclettate di gruppo. Partito il piano urbano della mobilità sostenibile. L'ex emeroteca di via Poerio di nuovo al centro per le iniziative

Spostarsi in maniera talmente leggera da restare sospesi a un pelo dall'acqua. «Ho immaginato una passerella ciclopedonale per collegare città storica e terraferma - afferma Luca Battistella, architetto e consigliere delegato del Comune di Venezia - che sia simbolo di unione e mezzo che elimina la discontinuità fra i contesti. Già cavallo di battaglia del sindaco Brugnaro». Una connessione sostenibile, come il piano della mobilità, Pums (piano urbano della mobilità sostenibile), un programma con orizzonte temporale di 10 anni, che porterà alla realizzazione, nel 2030, di sistemi per spostarsi a misura d'uomo e rispettosi dell'ambiente, a modi alternativi di vivere la città. Se ne è parlato all'ex emeroteca, venerdì, in centro a Mestre. Micromobilità e sostenibilità sono le parole d'ordine. Un percorso contenuto nel decreto del ministro dell'Ambiente, Danilo Toninelli, di maggio scorso, che porta verso la sperimentazione e l'utilizzo di nuovi mezzi di trasporto. Hoverboard monoruota, mezzi elettrici, monopattini, biciclette e anche cabin car, come quelle che si muovono a Berlino. Si parte anche dal contributo degli stakeholders della mobilità, nelle città e da quello dei cittadini che già possono contribuire a lasciare consigli e pareri. Si possono immaginare nuovi modi di realizzare i collegamenti, anche tra Mestre e Venezia, oltre alla pista ciclabile, sulla quale, ad oggi, nelle domeniche, si conta una media di 650 passaggi giornalieri. (In video Luca Battistella).

 

I numeri

«La nuova rete ciclabile, tra i percorsi della Valsugana, della Tina Anselmi, della pista di Favaro e di quella di via Altinia, oltre al ponte della Libertà, ci ha portato a realizzare 12,5 chilometri di percorso sostenibile, che aggiunti ai 140 esistenti, e ai 30 in progettazione, già con le risorse in bilancio, porterà a 182 chilometri la rete. Se aggiunti agli altri 14 e 17 chilometri di percorsi in fase di sistemazione nella Città Metropolitana, arriveranno, nel 2022, a 200 chilometri di reti ciclabili. Siamo in pole position in Veneto per piste realizzate negli ultimi 3 anni», quantifica Renato Boraso, assessore alla Mobilità. «Quando il Comune ha aperto le ztl, lo ha fatto anche per capire quanto ancora poteva essere attraente il centro della città di Mestre - dice Battistella -  innovare la mobilità su un contesto dove un piede è in acqua e l'altro è in terra, non è semplice. Il lavoro parte da lontano, ancora dal 2005 si iniziò a parlare di mobilità come elemento cardine del presente e del futuro. E poi c'è la mobilità in acqua. Si prospettano altri sistemi - come la passerella a pelo d'acqua da Mestre a Venezia - se qualcuno non pensa di rovesciare tutto con il referendum - dice Battistella -. Pensiamo alla barca elettrica, che non crea onda e inquinamento, sono i mezzi del domani per Venezia. E l'educazione è fondamentale e verrà prima delle norme, per la gestione dei nuovi mezzi e della nuova mobilità», anche se al momento appare difficile solo sperimentare patentini e un codice con relative sanzioni per il monopattino. «Con l'iniziativa La mia scuola in classe A - dice Boraso - abbiamo avviato un percorso di coinvolgimento di 200 genitori, 140 insegnanti e oltre 3 mila alunni, con 30 interventi, per la valorizzazione del percorso casa-scuola, abbattendo l'emissione di CO2 e favorendo la socializzazione».

Il gpl su diesel, l'innovazione Campello

Anche le concessionarie d'auto lavorano per anticipare il cambiamento. La Campello Motors di Mestre sta rendendo possibile installare un impianto gpl anche sull'alimentazione a diesel. Il progetto è stato presentato all'amministrazione comunale, qualche tempo fa e ripercorso all'ex emeroteca. Permette di ridurre i consumi di anidride carbonica, con elevate prestazioni e senza cambiare motore, consentendo alle vetture diesel di circolare nei centri. È un sistema diverso dalla benzina, perché sulla benzina va la doppia alimentazione, o il gas o la benzina, in questo caso invece l'alimentazione è ibrida. Viene installata una bombola da 35 litri circa e viene miscelato con l'aria il gpl. Contemporaneamente la quantità di gasolio viene ridotta, quindi i combustibili vengono bruciati assieme. 

La pista dei saluti

Oggi parte, alle 17.30, la biciclettata dei giovani, da Mestre. «Domani, sabato, ci sarà quella dei percorsi storici in collaborazione con l'M9 - dice l'ingegner Roberto Di Bussolo, responsabile settore Mobilità sostenibile del Comune -. Domenica ci sarà la pedalata sulla nuova pista della Valsugana per le famiglie e il tempo libero. La Valsugana è detta "pista dei saluti", perché ora la gente, quando si incontra, si saluta su quel percorso, come in montagna. Una cosa quasi scomparsa in città. In questo week end i cittadini potranno provare a Mestre tutti i mezzi della micromoblità e ci sarà un punto informativo per car sharing e ibrido. C'è anche la pista acrobatica, davanti a piazzale Donatori di sangue, per fare mobilità divertendosi. Sono attività che vogliono portare all'attenzione di tutti questo piano».

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