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Mestre Mestre Centro / Piazzale Donatori di Sangue

Venerdì torna in piazza lo sciopero per il clima

Fridays For Future e Rete degli studenti Medi riportano la protesta in piazzale Donatori di Sangue. «Contro la guerra, in cui l'interesse di pochi vale più della vita umana e i sistemi fondati sul profitto al primo posto»

«Guerre, pandemie, crisi climatica: ci ribelliamo a questo presente, ci riprendiamo il nostro futuro». Fridays For Future e Rete degli studenti Medi riportano la protesta in piazza, venerdì 25 marzo. «Insieme ai giovani di tutto il mondo faremo sentire la nostra voce. La crisi climatica si sta mostrando nelle sue forme peggiori: crisi idrica, fenomeni meteorologici estremi, inondazioni e incendi, ma anche pandemie globali e conflitti internazionali per le risorse. All’origine di tutte queste situazioni diverse, c’è una condizione comune: succedono quando viene data più importanza ai soldi nelle tasche di pochi piuttosto che alla vita su tutto il pianeta».

Dalle 9 saranno in pazzale Donatori di Sangue a Mestre in contemporanea con altre piazze italiane e internazionali. «Da sempre lottiamo per avere un futuro, senza lasciare indietro nessun*. Il Comune e la Regione hanno appena dato vita ad una Fondazione che rappresenta il peggior greenwashing mai visto in laguna, lo Stato propone nuove trivellazioni e di tornare a bruciare carbone, l’Europa dice che il nucleare a il gas sono energie sostenibili. Non possiamo rimanere a guardare e, anche grazie alle centinaia di occupazioni studentesche che si sono date in tutt’Italia, abbiamo imparato che se ci uniamo possiamo decidere davvero del nostro presente e del nostro futuro».

«Sappiamo che la guerra, come la crisi climatica, prende piede quando chi ha i soldi sceglie sulla vita di tutt*. La crisi climatica porterà nuove guerre e nuovi conflitti per le risorse. Finché ci sarà la guerra, non potremo cambiare davvero il mondo». Gli attivisti si mobilitano anche contro il loro modello scolastico. «La scuola è il luogo dove prende vita il cambiamento. Il mondo dell’istruzione, università compresa, è sempre stato nelle mani degli stessi che portano avanti il sistema di morte in cui viviamo, ma è arrivato il momento che cambi e si adatti ai nostri bisogni». La Confederazione Cobas aderisce e partecipa a questa giornata di lotta, rilanciando l'urgenza della convergenza tra le realtà impegnate nel contribuire alla trasformazione della società in senso ecologico, ugualitario e cooperativo.

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