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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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È morto Domenico Ticozzi, l'insegnante con la passione per la vita pubblica

Aveva 75 anni ed è mancato ieri a Mestre, città a cui era legato per tradizione famigliare. Professore, preside, volontario e consigliere comunale. «Ha vissuto con spirito di servizio per gli anziani, per i figli, per gli studenti, per i fragili, e per la società»

«Stamattina è morto papà Nico, Domenico Ticozzi. Per chi vuole salutarlo l'ultima volta il funerale sarà martedì alle 11 nella chiesa di Carpenedo». L'annuncio sulla pagina Facebook del figlio Paolo ieri pomeriggio, anche lui consigliere comunale del Partito Democratico e professore, com'è stato il padre Domenico. Nato a Mestre nel 1947, città a cui era legato per tradizione famigliare è stato insegnante di Geografia economica e preside degli istituti Luzzatti e Gramsci dal 1986, e dell'istituto tecnico industriale Zuccante dal 2000.

Poi è entrato in politica, negli anni della giunta Orsoni, eletto consigliere comunale del Pd nel 2010 e poi vicepresidente del Consiglio comunale. Tre i grandi amori di Domenico Ticozzi, la famiglia, quella d'origine con la sua lunga storia e quella da lui formata con Marina Bello, la scuola e la politica. «Ha vissuto ognuno di questi amori con spirito di servizio per gli anziani, per i figli, per gli studenti, per i fragili, per i disabili e per la società - scrive la moglie - Mai stanco, sempre disponibile e generoso per tutto e tutti. Dotato di una capacità di pensiero autonomo originale, spesso divergente e mai banale, radicato in una cultura salda in ambito geografico, storico, artistico, politico». Domenico Ticozzi è stato anche tra i fondatori dell’associazione “Intesa per la città” per la partecipazione responsabile dei cittadini al buon governo della comunità locale.

Padre di Paolo e Francesco è stato per vent'anni animatore del gruppo Aquila e Priscilla della pastorale famigliare nella parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio di Carpenedo, e membro della commissione diocesana guidata dell'amatissimo Monsignor Zardon prima, e poi da don Danilo Berlese. «Ha vissuto la sua lunga e dolorosa malattia con paziente accettazione, mai una nota di sofferenza, di rabbia o di protesta - conclude la moglie - pensando a lui non posso che definirlo "un giusto", uno di quelli in cui si parla nelle Scritture».

Il Partito Democratico di Venezia, nella sua comunità di donne e uomini, si stringe a fianco alla famiglia di Domenico Nico Ticozzi ricordandone la passione politica e l’impegno nella scuola. «Venezia oggi perde una figura importantissima della storia politica della città. Domenico Ticozzi, iscritto al PD fin dalla fondazione del partito, credeva molto nello spirito delle origini. Credeva nel valore formativo della scuola e per questo era molto stimato dai colleghi, dai genitori ma anche dagli studenti. Quando è andato in pensione ha pensato che il suo impegno in città potesse essere quello di mettersi a disposizione della politica e dell’Azione cattolica per dare il suo contributo. Esprimiamo la nostra vicinanza e il nostro abbraccio al figlio Paolo, consigliere comunale del PD e a tutta la sua famiglia».

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