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Mestre Mestre Centro / Viale San Marco, 97/b

Neonato morto a Mestre, il dolore del papà: "Ho tentato di rianimarlo"

Lunedì un bambino di un mese è stato trovato senza vita nella sua abitazione di viale San Marco: "La notte piangeva, non si è più svegliato"

Parla senza versare alcuna lacrima, con una dignità che colpisce. Come la sua gentilezza, che in certi momenti della vita ci si aspetta possa anche lasciare spazio alla rabbia e allo sgomento. Il piccolo Samir, di appena un mese, l'ha lasciato. E' stato trovato morto nel suo letto lunedì mattina verso le 7.30: "Gli ho praticato la respirazione bocca a bocca e ho fatto tutto ciò che i medici mi hanno detto al telefono, ma Samir se n'era già andato", racconta il padre della piccola vittima. Il secondo possibile caso di morte bianca che colpisce la comunità bengalese mestrina in poco più di due settimane (ma come si vedrà le indagini puntano sul possibile incidente).

L'abitazione di viale San Marco della tragedia è stata meta fin da subito di amici e parenti, per cercare di alleviare un dolore che nessun padre vorrebbe vivere. Lui, 28 anni, barista a Venezia, ha cercato fino all'ultimo di salvare la vita al proprio figlio. Ma al momento dell'arrivo dei medici del 118 è stato chiaro a tutti che non c'era più nulla da fare. "Sono tornato a casa verso le 4 di stanotte - racconta il giovane, attorniato dai parenti - quando ho messo piede dentro casa ho sentito che Samir piangeva. Per questo io e sua madre l'abbiamo preso in braccio. Lei poi gli ha dato il latte, per poi riporlo nel lettino". In quella camera da letto dormivano in quattro, i coniugi e i due figli piccoli.

LA TRAGEDIA NELLE PRIME ORE DI LUNEDI

"Verso le sette e mezza il figlio più grande, molto legato a Samir, l'ha raggiunto per dargli un bacio - continua il padre - ma era immobile. Era a faccia in su. Ci siamo svegliati tutti, ma non ci rispondeva". Secondo il suo racconto, ma le indagini delle forze dell'ordine andrebbero in una direzione diversa, il piccolo Samir dormiva in un lettino separato al materasso matrimoniale della coppia. "Avevamo parlato anche col pediatra una settimana fa - racconta - sapevamo del caso di morte bianca qui a Mestre, e cercavamo di stare molto attenti. Lui aveva la propria copertina". Al momento della chiamata al 118 della madre il corpicino del piccolo era immobile, ma a quanto pare il decesso non era avvenuto da molto. "Aveva un rivolo di sangue che dal naso gli scendeva sulla guancia, fino a sporcare il lenzuolo. Era ancora fresco - sottolinea il padre - ma quando sono arrivati i medici abbiamo capito".

Mentre parla il giovane si alza e mostra la camera da letto della tragedia: "Il suo letto l'hanno portato via i poliziotti", racconta. Parole discordanti rispetto a quanto starebbe emergendo dalle prime indagini: genitori e figli, infatti, a quanto pare stavano dormendo tutti nello stesso materasso per cercare di difendersi dal freddo. Non essendoci riscaldamento nell'abitazione. A quel punto durante la notte il possibile trauma da schiacciamento e da soffocamento risultato poi fatale. Ma è necessario attendere l'autopsia per far luce compiutamente sul caso. Il pubblico ministero sarebbe intenzionato ad archiviare il caso come una disgrazia e a non indagare i genitori.

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