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Nido Millecolori, distanti le parti. Chi non vuole il privato annuncia: «Sarà una lotta lunga»

Niente di fatto al tavolo in Prefettura fra sindacati e Comune sull'asilo di via Silvio Trentin. L'amministrazione sostiene l'affidamento dei servizi. Alcune famiglie, insegnanti e ausiliari lo contestano. Dopo lo sciopero della fame arriva la petizione on line

Il Comune ha già deciso, da un lato. La gestione del nido Millecolori sarà affidata ai privati. Dall'altro, un gruppo di maestre, ausiliarie e famiglie si oppone a questa scelta fino a protestare in forme estreme come lo sciopero della fame. Oggi, 24 giugno, le Funzioni pubbliche delle sigle sindacali Cgil, Uil, Csa, Diccap e la Rsu hanno partecipato al confronto in Prefettura sull'asilo. «Abbiamo - scrivono - registrato l’ennesima chiusura dell'assessore alle Politiche educative Laura Besio».

«Abbiamo rappresentato alla Prefettura come la scelta della giunta stia pregiudicando la tenuta sociale della comunità educativa, imponendo scelte dall’alto che non sono frutto di bisogni delle famiglie e stanno persino determinando lo sciopero della fame di alcuni genitori e lavoratori», commentano Daniele Giordano (Cgil) Mario Ragno (Uil) Sergio Berti (Csa) Luca Lombardo (Diccap) e Gianpiero Bulla (Rsu). I sindacati hanno chiesto all'amministrazione di sospendere l’applicazione della delibera e aprire un confronto. «Lo avevamo già fatto 15 giorni fa e lo abbiamo rifatto oggi perché il nostro obiettivo non è la contrapposizione mia trovare una soluzione condivisa. «Il prolungamento dell'orario del servizio o le innovazioni educative devono risultare da un confronto con le famiglie che sono a pieno titolo parte del progetto educativo - ribadiscono - il sindacato è pronto ad accogliere queste esigenze trovando le formule organizzative che diano una risposta ai bisogni dei bambini. Siamo pronti a trattare giorno e notte per trovare una soluzione in 72 ore e fare tutti un passo avanti».

Infine organizzazioni e Rsu lanciano una petizione on line: «per difendere la scuola pubblica veneziana invieremo un volantino informativo a tutte le famiglie su quello che sta avvenendo e valuteremo altri azioni di lotta da condividere con la città. Non ci fermiamo, sarà una lotta lunga di cui la giunta si assume tutte le responsabilità di non aver voluto nemmeno aprire un tavolo di trattativa», concludono.

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