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"I soldi risparmiati per i miei figli buttati per le norme anti-riciclaggio"

Una madre mestrina protesta contro la mala informazione della banca sulle nuove disposizioni: aveva risparmiato 18 anni per garantire 5mila euro ai fondi dell'università

Aveva risparmiato più di 5mila euro di "spiccioli" in 18 anni e li aveva depositati regolarmente in due libretti al portatore da destinare come regalo ai figli per le prime spese dell'università. Ora la sua buona volontà e pazienza potrebbe essere vanificata dalle norme anti-riciclaggio chiamate in causa dall'Agenzia delle Entrate. Come riporta La Nuova Venezia, questa sarebbe la disavventura di una signora di Martellago residente a Mestre. Ma non è detto che sia l'unica a dover fare ammenda per la sua gentilezza verso i figli. La signora si troverebbe a poter perdere tutti i soldi da dare ai figli per aver ignorato le nuove regole, in vigore dal febbraio 2012, che impediscono di tenere più di mille euro nei libretti al portatore.

Norme non sufficientemente chiare, sicuramente non note a tutti, probabilmente non spiegate perfettamente dai cassieri della banca. La signora si sarebbe infatti lamentata del comportamento dell'istituto di credito al quale si era rivolta, che non l'aveva mai informata sulle nuove disposizioni. Le nuove norme antiriciclaggio prevedono che ogni operazione dai mille euro in su dovrà essere effettuata tramite mezzi di pagamento nominativi, come assegni non trasferibili e carte di credito. In violazione di queste norme, i contraenti potranno essere multati dall'1 al 40% delle somme interessate.

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