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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Mestre Favaro Veneto / Via Fausta

Tragico incidente a Favaro Veneto, operaio edile si schianta e muore

La sciagura martedì in via Claudia, verso le 16. Inutile l'intervento del 118. Giuseppe Scaramuzza, 56 anni, di Tessera lavorava in nero da un paio di mesi

Tragedia in via Claudia a Favaro Veneto. A un certo punto, per cause ancora al vaglio degli ispettori dello Spisal dell'Ulss12 e dei carabinieri, un dipendente di una ditta edile intento a delle operazioni di pulitura di una facciata di un condominio ha perso la vita schiantandosi al suolo da un altezza di circa sei metri. Il volo quindi, tra il primo e il secondo piano dell'edificio, non ha lasciato scampo al lavoratore. Inutile l'intervento dei sanitari del 118, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dello sventurato verso le 16 di martedì. Troppo elevata l'altezza, così come troppo pesanti i traumi riportati nello schianto a terra.

I soccorsi del personale arrivato a bordo di un'ambulanza e di un'automedica si sono rivelati vani. Sul posto per ricostruire la dinamica dell'accaduto i carabinieri della compagnia di Mestre e della stazione di Favaro, oltre che gli ispettori dello Spisal dell'Ulss 12. Il lavoratore, Giuseppe Scaramuzza, residente a Tessera, si trovava da solo al momento della tragedia. Nessun collega con lui, così come nessun testimone diretto avrebbe assistito alla scena. A lanciare l'allarme è stato un inquilino del palazzo, che una volta uscito dalla propria abitazione e dal portoncino d'ingresso del palazzo ha fatto la tragica scoperta. Aveva le finestre chiuse per sfruttare al meglio l'aria condizionata, cosicché non si era accorto di nulla. Il decesso del lavoratore infatti sarebbe avvenuto un paio d'ore prima rispetto al ritrovamento.

E' possibile quindi che il 56enne abbia perso all'improvviso l'equilibrio senza che nessuno abbia lanciato l'allarme, per poi spirare sul colpo. Gli accertamenti dei militari dell'Arma, come da prassi, intendono far chiarezza anche sulla posizione lavorativa della vittima, oltre che sul rispetto o meno delle normative di sicurezza. Era dipendente (in nero) di una ditta specializzata di Marghera, ma sono al vaglio contratti e assicurazioni. A quanto pare, ma saranno gli ulteriori accertamenti delle forze dell'ordine a dimostrarlo, l'operaio al momento dell'incidente non indossava alcuna attrezzatura di sicurezza e nemmeno il casco. La scala a pioli che stava usando se la sarebbe portata da casa propria per ultimare i lavori di sistemazione di alcune infiltrazioni tra delle mattonelle del bagno di un appartamento. Le operazioni si erano praticamente ultimate, mancava da pulire la porzione esterna della palazzina interessata dai lavori. Sul posto anche la compagna della vittima, che dalle 14 non riusciva più a mettersi in contatto con lui.

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