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Cani nelle corsie del policlinico, un sorriso regalato ai malati terminali

L'iniziativa di pet therapy è stata intrapresa al San Marco di Mestre, dove tre animali sono stati addestrati a "coccolare" i ricoverati. "Risultati strabilianti"

Il cane entra in corsia per alleviare le sofferenze dei malati. Accade al policlinico San Marco di Mestre, dove, in collaborazione con l'Ulss 12, si stanno sperimentando da alcuni mesi delle pratiche di pet therapy, terapie con frequenza controllata degli animali nell'ospedale.

Sono tre i cani addestrati che partecipano all'iniziativa. Per un'ora alla settimana gli animali, accompagnati da volontari, vengono fatti avvicinare ai pazienti dell'hospice. "Si tratta di malati terminali, spesso anziani e soli", spiega il dottor Renzo Malatesta, direttore sanitario del policlinico. I risultati sono in alcuni casi strabilianti. Un vecchietto ormai sembrava privo di voglia di vivere e non voleva più parlare: si è deciso di far intervenire uno dei cani, che è riuscito ad interagire con lui e a farlo tornare a dialogare con il mondo esterno.

Sono incontri calibrati sulle necessità incrociate del malato e del cane. Dopo gli interventi, all'animale viene concesso di fare una corsa in giardino per smaltire lo stress. E non è finita qui: al policlinico viene data la possibilità ai dipendenti di portare il proprio animale sul luogo di lavoro, purché ci sia una richiesta motivata - di solito di tipo psicologico. Ai pazienti ricoverati viene infine consentita la visita in corsia dei loro cari, come pure dell'animale di casa. Per chi può camminare, gli incontri avvengono in giardino; negli altri casi il cane viene portato direttamente al capezzale del suo padrone.

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