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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Mestre Zelarino

«Stop inquinamento, serve una centralina». Presidio del gruppo Zelarino e dintorni

Lo hanno organizzato sabato poco distante dall'ospedale dell'Angelo per chiedere il monitoraggio dell'aria in uno degli snodi più trafficati di Mestre. «Presto transiteranno altri mezzi con il nuovo supermercato e la lottizzazione a Trivignano»

Striscioni e slogan ieri a Zelarino. «Avvelenati dallo smog, ostaggi del traffico e circondati dai centri commerciali». Al picchetto organizzato ieri dal comitato "Zelarino e dintorni", sulla rotonda del cimitero vicino all'ospedale dell'Angelo, i militanti hanno chiesto l'installazione di una centralina per misurare l'inquinamento. «Il nostro diritto alla salute non viene rispettato - afferma la portavoce Alessandra Bardelle - La municipalità è attraversata da arterie stradali come la Castellana e il Terraglio che convogliano traffico proveniente da tutte le zone limitrofe verso Mestre, in direzione ospedale che ora vedrà un rafforzamento del pronto soccorso. Il gruppo ha registrato una media di 17.500 passaggi al giorno, 1.200 in via Gatta dalle 7 alle 9 del mattino».

«A questa situazione - dice l'associazione - si aggiungerà altra circolazione con l'imminente apertura dell'Iperlando, l'ampliamento della banca Ifis a Marocco, l'estensione del palazzetto dello sport a Trivignano e la lottizzazione in via Ca'Lin che prevede 120 nuovi appartamenti. Svariate le nostre richieste all'amministrazione di apertura di un tavolo, senza riscontri». Al picchetto, sostenuto a distanza dal consigliere di municipalità Renzo Rivis, c'era il consigliere comunale Giovanni Andrea Martini (Tutta la città insieme). «Ho definito il gruppo Fucsia alla guida del Comune una spa - afferma - le iniziali di strade, parcheggi e alberghi tanto cari all'amministrazione». L'ex presidente di municipalità Gianluca Trabucco si affianca al gruppo. «I nuovi amministratori li abbiamo misurati su una proposta di modifica della viabilità tra via Giordano e via Carlevaris  - commenta -. Per sgravare mezzi su via Visinoni si è pensato a un bypass su strade interne attraverso sensi unici per far confluire il traffico sulla Castellana che agevola solo ancora il traffico veicolare. I cittadini non sono stati minimamente coinvolti». Al presidio ci sono anche militanti di altri gruppi quali "Ex Umberto I", "Quartieri in movimento", "Ecologia e solidarietà". Anche Monica Coin, presidente dell'Ex Umberto affigge il suo manifesto accanto a quello del gruppo di Zelarino. «Ci uniamo all'appello, ogni quartiere di Mestre ha bisogno di verde e spazi pubblici per i cittadini», afferma. Al picchetto ci sono rappresentanti del collettivo LoCo. «Disboscamenti, cemento e supermercati al posto degli spazi verdi. Non è il modello di città che vogliamo, da Fusina al progetto della torre in viale San Marco. La giornata di oggi dimostra che i cittadini hanno la capacità di organizzarsi», sostiene Sebastiano Bergamaschi del collettivo.

«Sul nodo della Castellana c'è poco da fare - allarga le braccia l'assessore alla Mobilità Renato Boraso - O si fa un'altra strada o si aspetta il passaggio del parco macchine al 50% verso l'elettrico. La super Castellana progettata 30 anni fa è rimasta sulla carta. I comitati dovrebbero chiederlo all'allora giunta Cacciari. Non possiamo certo rispondere di una soluzione commerciale fatta senza strade. Badiamo ai fatti - continua Boraso -. Stiamo incentivando il bike sharing, la smart mobility, i bus elettrici e stiamo per fare il distributore a idrogeno. La soluzione non può che arrivare dall'evoluzione tecnologica ed energetica».
 

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