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Mestre Mestre Centro / Piazza Erminio Ferretto

Presidio in piazza Ferretto: «Per una scuola pubblica»

Manifestazione Cgil, Cisl e Uil in centro a Mestre: stato di agitazione del personale in attesa della convocazione in Prefettura

Striscioni colorati, cartelloni e slogan sulle felpe per dire: «No alla privatizzazione dei servizi educativi del Comune». Le Funzioni pubbliche Cgil, Cisl e Uil hanno presidiato piazza Ferretto a Mestre per due ore, ieri mattina, assieme al personale delle scuole contro le scelte dell'amministrazione. L'assessorato alle Politiche educative ha infatti annunciato un mese fa la diffusione della sperimentazione avviata al nido Millecolori, con orari allungati ed estesi anche al sabato, l'apprendimento della lingua inglese già ai nidi e la digitalizzazione, contemplando anche una modalità di gestione indiretta dei servizi da parte del Comune, per cui si prevede un affidamento di alcune attività ai privati tramite gare di appalto. A questo si oppongono i sindacati che ieri hanno avuto il sostegno in piazza della capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, Monica Sambo.

«Siamo fermamente contrari alla privatizzazione delle scuole comunali che partirà dai nidi ma che non si esclude possa coinvolgere anche le scuole dell’infanzia - commentano Daniele Giordano Fp Cgil, Massimo Grella Fp Cisl e Mario Ragno Uil Fpl - La giornata di sabato è stata un momento per informare i cittadini delle ricadute di questa scelta dell’amministrazione comunale che dopo aver spremuto il personale educativo, ausiliario e di cucina, adesso sceglie di privatizzarlo. Abbiamo mostrato il lavoro che fanno le scuole pubbliche comunali, organizzando anche giochi e momenti ludici per i bambini che sono la risorse più preziosa. Infine abbiamo annunciato lo stato di agitazione del personale e attendiamo la convocazione della Prefettura dove rappresenteremo le ragioni delle lavoratrici e l’interesse per le famiglie di evitare che il servizio venga privatizzato».

«Oggi eravamo in piazza contro la scelta della giunta di esternalizzare gli asili e delle scuole dell’infanzia - intervengono Monica Sambo e la componente della segreteria metropolitana Annamaria Miraglia - Di fronte ad un avanzo di bilancio di 91 milioni di euro la giunta decide di esternalizzare un servizio importantissimo per il futuro dei nostri bambini e delle nostre bambine, che ha portato solo benessere, tutela e sostegno alle famiglie veneziane. Una scelte solo per motivi caparbiamente ideologici, che portano all'impiego di lavoratrici e lavoratori come "pacchi" per sanare falle lasciate da una gestione carente che trascura la programmazione pedagogica e i bisogni dell’infanzia per dare priorità agli aspetti meramente economici».

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