Nuovi strumenti per cercare di combattere un fenomeno grave, dai contorni sfumati. Episodi che di questi tempi, nella maggior parte dei casi, passano attraverso smartphone e internet, ma che hanno conseguenze molto concrete. E che possono arrivare a distruggere le giovani vittime dal punto di vista psicologico. Per questo a Mestre - come riportano i quotidiani locali - è partito un progetto che prevede un percorso formativo rivolto agli insegnanti e, alla fine, la presenza di almeno un prof "anti-bullismo" per ogni istituto.

Uno dei casi è avvenuto in un liceo mestrino verso la metà dell scorso anno scolastico. Una ragazza presa di mira per un contenuto privato - non una foto ma un dettaglio della sua privacy - finito nella chat di gruppo. Dopodiché la studentessa è entrata in crisi, ci sono state denunce, riunioni, consigli di istituto. Solo uno dei tanti episodi in cui un giovanissimo finisce vittima della prevaricazione del gruppo. Una sconfitta per docenti e genitori, considerato che molti casi non vengono mai a galla.

Giovedì è partito il corso di formazione dedicato, appunto, alla lotta contro il bullismo. Quasi un centinaio i prof che hanno aderito, presentandosi al liceo Bruno di Mestre: il percorso si sviluppa in più giornate, con parte teorica e laboratori guidati da esperti e rappresentanti delle forze dell'ordine. Le nuove figure di riferimento dovrebbero coprire tutti i 98 istituti con dirigente scolastico dell'area metropolitana. Il ruolo del prof anti-bullismo è innanzitutto quello di prevenire i fenomeni di questo genere, molto prima che i problemi emergano. Quando ormai è già troppo tardi.