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Mestre Mestre Centro / Piazza Erminio Ferretto

Bollette stracciate in piazza, la protesta del commercio contro il caro energia

Confcommercio Unione metropolitana di Venezia e Rovigo in piazza Ferretto alle 10.30 mercoledì. Ci saranno industriali, agricoltori, artigiani, i presidenti delle Ascom, le associazioni dei consumatori, i rappresentanti delle famiglie e i Comuni

Mercoledì gli imprenditori stracceranno le bollette di luce e gas. Lo faranno, simbolicamente, per protestare contro il rincaro delle fatture. «Con costi triplicati, talvolta addirittura quintuplicati, il destino delle imprese è segnato. Chiediamo soluzioni strutturali immediate, affinché questo Paese non sia condannato alla recessione», commenta il presidente Confcommercio Massimo Zanon. 

Il mondo del commercio sarà in piazza Ferretto alle 10.30, con l'adesione delle altre associazioni di categoria, per chiedere alla politica, a chi governa oggi e a chi, «qualunque sia, avrà la responsabilità di farlo dopo le elezioni, soluzioni immediate degne di questo nome, e per sensibilizzare l'opinione pubblica rispetto a un problema che si sta allargando a macchia d'olio coinvolgendo con gravi ripercussioni le aziende il teasuto economicl e sociale». Confcommercio Unione metropolitana di Venezia e Rovigo si fa promotrice della manifestazione, con ritrovo fissato un quarto d'ora prima (10.15) al palchetto dal lato di ingresso di piazzetta Matter Torre. Ci saranno commercianti, industriali, agricoltori, artigiani, i presidenti delle Ascom mandamentali della provincia, le associazioni dei consumatori, i rappresentanti delle famiglie, i privati e i Comuni della Città metropolitana di Venezia e della provincia di Rovigo.

«Ci troviamo assieme, con una mobilitazione corale, perchè il problema è di tutti e non di una sola parte - spiega il presidente di Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia e Rovigo Zanon, che sarà il primo a prendere la parola per poi passarla agli altri colleghi presidenti di categoria -. Scopo dell'iniziativa è mettere in campo una dimostrazione che sollevi l'attenzione sui rincari e chieda alla politica nazionale di adottare con urgenza le contromisure, tempestive ed effiaci. È da ottobre dello scorso anno che i prezzi sono cresciuti e poi da febbraio, a causa della guerra, letteralmente schizzati alle stelle. Finora, però, si è ragionato a spot, con provvedimenti provvisori, che servono a tirare avanti ma non portano la soluzione strutturale all'emergenza che stiamo attraversando, mentre l'estate va a concludersi con spese eccezionali anche per l'aria condizionata. Questo Paese non può permettersi di vedere gli imprenditori che portano i libri in tribunale e che la recessione tolga il futuro ai nostri figli».

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