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Giù le saracinesche, protesta dei negozianti di via Trento: "Stop a degrado e illegalità"

Iniziativa del gruppo "Zero degrado" e di altri esercenti della zona stazione dalle 14 di giovedì. Uno sciopero con appello alle istituzioni per contrastare la microcriminalità

Saracinesche giù per un paio d'ore contro il degrado in via Trento a Mestre, a due passi dalla stazione ferroviaria. L'iniziativa è scattata verso le 14 di giovedì e ha coinvolto una decina di negozianti, per la maggior parte stranieri (ma c'era anche il titolare del ristorante "La Tana di Oberix", Pasquale Caiazzo) che hanno voluto rendere visibile la loro protesta per le condizioni in cui sono costretti a lavorare. Si è trattato di uno sciopero per puntare il dito contro pusher e microcriminalità che da tempo caratterizzano la zona: "Da noi così i clienti non vengono", è stato spiegato. I manifestanti chiedono all'amministrazione comunale e alle forze dell'ordine contromisure adeguate: "Siamo qui a combattere questo problema, siamo contro questo degrado - ha dichiarato Titus Osakunih, mediatore culturale nigeriamo - Condividiamo questa sofferenza con gli italiani. Perché non ci sta bene il comportamento di questi ragazzi".

Negozi chiusi contro il degrado a Mestre

"Disordini continui"

La decisione è stata presa per lanciare un segnale diretto alle istituzioni. Secondo i negozianti, infatti, non passa giorno che in strada non scoppino liti o risse. Come di recente, quando due facinorosi hanno iniziato ad affrontarsi fuori dal negozio di alimentari a conduzione bengalese per poi causare diversi danni all'interno. Altro episodio pochi giorni prima, quando il gestore della trattoria "Carina" è stato spintonato e preso per il collo (secondo la sua testimonianza) da uno dei sospetti pusher che stazionano continuamente tra via Trento e via Monte San Michele. "Tutti hanno diritto a una vita serena - ha commentato Vincent Idele, nigeriano rappresentante dell'associazione "Zero Degrado" - siamo scappati dalla fame, ma così non è possibile andare avanti".

"Daspo urbano"

L'iniziativa ha coinvolto una trentina di manifestanti e si è svolta senza problemi per l'ordine pubblico: "Siamo al fianco di chiunque combatta questo degrado - ha affermato il presidente del comitato CMP, Luigi Corò - C'è solo una via percorribile, ed è il daspo urbano. Bisogna allontanare fisicamente questi soggetti. Mi appello di nuovo al sindaco Brugnaro". 

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