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Mestre Zelarino / Via Don Luigi Peron

"Vogliamo il contratto!", dipendenti Coop e grande distribuzione in corteo: traffico in tilt

La manifestazione ha avuto luogo venerdì mattina, in uno dei periodi più caldi dell'anno, quello relativo allo shopping natalizio. Dito puntato contro giorni di malattia e straordinari

Volevano dare un segnale forte, una protesta decisa ed itinerante per far valere la necessità di avere dei diritti che mancano, ormai, da 4 anni. I lavoratori Coop e della grande distribuzione hanno scelto il venerdì che precede il Natale per rivendicare il proprio diritto al contratto nazionale, per protestare contro il presunto tentativo di conformare l'organizzazione del lavoro al resto del settore del commercio. Le prime bandiere sono comparse attorno alle 10 davanti alla Coop di Mestre Campo Grande in via Pionara, poi il serpentone dei lavoratori, più di un centinaio, ha proseguito in marcia nell'area commerciale del Terraglio, facendo tappa alla Decathlon prima, e all'Auchan poi. Il corteo si è mosso scandito dal ritmo di "Contratto, contratto". Una manifestazione che ha creato inevitabili disagi, ma i supermercati e i negozi hanno comunque mantenuto aperto. Le conseguenze peggiori sono state più che altro per la viabilità, mandata in difficoltà per il serpentone di manifestanti.

Corteo dei lavoratori della grande distribuzione

"Vogliamo riconosciuti i nostri diritti"

"Manifestiamo perché vogliamo che i nostri diritti di lavoratori siano riconosciuti - ha spiegato Monica Mincherini, delegata Fisascat Cisl Auchan Mestre - Siamo stanchi di lavorare senza contratto per la grande distribuzione, valiamo come gli altri e non capiamo perché non ci vogliano riconoscere ciò che ci spetta. Federdistribuzione pretende il lavoro domenicale, festivo, lavoriamo 365 giorni all'anno. Siamo sempre disponibili, ma loro non ci vengono incontro con nulla. Vogliamo essere riconosciuti per quello che siamo". Le ha fatto eco Caterina Boato della Filcams Cgil: "Abbiamo cercato di intavolare una trattativa con Federdistribuzione - ha sottolineato - ma senza risultato. Forse alla grande distribuzione non conviene averne uno". A rincarare la dose Monica Zambon, segretaria generale della Filcams Cgil di Venezia: "Queste forme precarie devono sparire - ha spiegato - Federdistribuzione anziché nascondersi dietro scuse puerili dovrebbe sottoscrivere dei contratti per queste famiglie, per queste donne e per questi uomini".

Non solo contratto di lavoro

Nel mirino dei lavoratori del mondo della Cooperazione, che chiedono il rinnovo di un contratto collettivo fermo oramai da 4 anni, riguardano anche gli straordinari e i giorni di malattia: "Vogliono abbassare la percentuale delle maggiorazioni rispetto agli straordinari, al lavoro festivo e domenicale - ha dichiarato Caterina Boato - Il settore è completamente deregolamentato. Le richieste della cooperazione sono quelle di abbassare il pagamento dei primi tre giorni di malattia, è vergognoso. Perché se lo fanno le aziende private la cooperazione deve adeguarsi? Dove sta la sua distintività?". "È indecoroso - ha aggiunto Zambon - Si vogliono anche autofinanziare con un percorso articolato gli scatti anzianità. Si mette in discussione l'istituto di malattia, ma anche quello dell'anzianità e dei livelli".

La replica di Coop Alleanza 3.0

Parole cui risponde in una nota Coop Alleanza 3.0, che sottolinea come tutti i punti vendita siano rimasti aperti: "L’adesione è stata mediamente sotto al 20%, nei circa 400 negozi della Cooperativa di consumatori: si tratta di una percentuale inferiore a quella registrata nel 2015, nell’ultimo sciopero sul rinnovo del contratto - si legge nel comunicato - A livello nazionale, Coop è interessata a proseguire le trattative per il rinnovo. Lo sciopero è immotivato e irresponsabile, a fronte di una disponibilità che è stata più volte ribadita a chiudere la trattativa sulla base di una proposta chiara e comunque distintiva. Primaria missione della cooperazione di consumatori è quella di salvaguardare la propria capacità competitiva garantendo a soci e clienti un adeguato servizio e tutelando così anche l’occupazione. Ed è sulla base di questi presupposti che Coop si è seduta in più occasioni al tavolo della trattativa dichiarando fin dall’inizio la disponibilità a garantire a conclusione del contratto l’incremento retributivo di 85 euro mensili, proponendo di mantenere le norme sociali più avanzate rispetto ai diretti concorrenti in materia di trattamento economico di malattia e infortunio (conservando il posto di lavoro fino a completa guarigione clinica) e puntando a un rafforzamento del welfare sanitario a totale carico delle cooperative, recuperando le risorse necessarie dalla normativa di contrasto all’assenteismo. Normativa è bene ricordare che in tema di trattativa i sindacati hanno concesso da anni alle altre insegne della grande distribuzione organizzata".
 

Disagi al traffico

Non solo problemi allo shopping natalizio, con la necessità dei negozi di sopperire alla mancanza di personale in un periodo delicato per gli acquisti, ma anche difficoltà nella gestione del traffico. Nella zona commerciale del Terraglio sono intervenuti in serie polizia, polizia locale e carabinieri, cui è spettato il compito di assicurarsi che tutto filasse liscio, gestendo il traffico. Inevitabile la congestione in via Peron e via Don Tosatto, l'arteria che taglia, di fatto, l'area, con i veicoli costretti a passo d'uomo, in attesa che la "processione" dei lavoratori si disperdesse. Situazione piuttosto critica si è registrata all'altezza della rotonda principale dell'Auchan, con i veicoli completamente fermi e la totale impossibilità di procedere.

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