Mestre paradiso degli ipermercati, quattordicimila firme per dire stop

Le associazioni (molte di volontariato) che si sono coalizzate contro l'apertura di nuovi ipermercati nell'hinterland mestrino passano all'attacco. Sono state consegnate giovedì mattina in Municipio infatti le 14mila firme raccolte in questi mesi per chiedere all'amministrazione comunale di salvaguardare e rivitalizzare gli esercizi del centro città. A porsi come alfieri della protesta una decina di associazioni che quotidianamente operano in aiuto di anziani e delle fasce della società più deboli.

Tra loro un unico comune denominatore: difficilmente possono muoversi per raggiungere i grandi centri commerciali della città. Che si trovano in periferia. Serve loro il negoziante di fiducia. Specie, hanno sottolineato, per gli anziani. Abituati come sono ai negozi di vicinato e ai loro punti di riferimento. Se da una parte viene annunciata la continuazione della battaglia per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza del mantenimento del tessuto commerciale cittadino, dall'altra si cerca una unione d'intenti con quanti invece cercano di combattere le piccole o grandi situazioni di degrado che fanno capolino in alcune zone della città: con la rivitalizzazione del centro, è il loro messaggio, si allontanano anche sbandati e malintenzionati. Rendendo le strade della città più "popolate" e in definitiva sicure. Molte adesioni all'iniziativa negli ultimi tempi sono arrivate anche dal centro storico lagunare, segno che queste sono tematiche sentite al di qua e al di là della laguna.