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"Mi ha violentata", non era vero Ventenne alla sbarra: "calunnia"

Una mestrina giovedì sarà all'ultima udienza del processo che sta sostendo dopo aver accusato ingiustamente un coetaneo di stupro

Una serata in discoteca tra amici si conclude nel letto di un coetaneo. Un rapporto sessuale che negli anni a venire sarebbe diventato materia di indagini e di un processo. Come riporta il Gazzettino, infatti, giovedì ci sarà l'ultima udienza per una ventenne mestrina accusata di calunnia. Dopodiché la sentenza del giudice.

Dopo quella "famosa" notte di quattro anni si svegliò nuda nel letto del conoscente. E disse subito che lei, qualsiasi cosa fosse successa, non era stata affatto consenziente. Nonostante l'alcol ingerito. Ne scaturì quindi un'azione giudiziaria. Le indagini, però, portarono all'archiviazione del giovane, che ammise il rapporto sessuale ma dichiarò di essere stato lui quello corteggiato dei due. Una versione dei fatti suffragata dagli amici con cui aveva condiviso la serata in discoteca.

Secondo loro era stata la ragazza a provocare il coetaneo, anche in modo ripetuto e abbastanza spinto. Se le indagini per violenza sessuale si sono chiuse, quindi, se ne sono aperte altre. Per calunnia. La ragazza è stata rinviata a giudizio a febbraio scorso e per lei quindi si avvicina la chiusura della requisitoria. La difesa con ogni probabilità giovedì punterà sul fatto che per condannare qualcuno per calunnia serve necessariamente dimostrarne la malafede.

Fatto sta che il ventenne (ora quasi 24enne) si è costituito parte civile nel processo, e chiede anche un risarcimento per quella accusa che gioco forza gli ha causato non pochi problemi. Le indagini scaturirono dalle dichiarazioni spontanee che la ragazza proferì davanti ai carabinieri alcuni giorni dopo il "fattaccio". Raccontò di essere stata talmente ubriaca da non ricordare nulla, tanto da perdere conoscenza all'interno dell'abitazione dell'amico. Salvo poi svegliarsi completamente nuda nel suo letto.

Le indagini avrebbero però appurato come attraverso il telefono e alcune chat su Internet la giovane avrebbe all'inizio raccontato quanto accaduto agli amici. Anche con lo stesso giovane avrebbe parlato in modo cordiale della serata. Senza mostrare rancore o altro e dimostrando al contrario di essere consapevole di quanto avvenne. Per questi motivi il gip nel novembre 2012 archiviò la posizione del ragazzo, chiedendo di aprire un nuovo procedimento per calunnia ai danni della ragazza. Che vivrà il suo ultimo atto giovedì.

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