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Mestre, rapina a mano armata al centro scommesse di via De Amicis

Domenica sera, poco prima dell'orario di chiusura, due criminali hanno fatto irruzione nella sala picchiando un cliente e scappando col bottino

Sale scommesse sempre più nel mirino. Ancora una volta nel weekend. Quando il volume delle giocate aumenta esponenzialmente in virtù delle partite di campionato. Dopo l'assalto della scorsa settimana al centro Sisal di Marghera a fucili spianati, infatti, nella tarda serata di domenica si sono vissuti attimi di terrore alla sala scommesse "Intralot" mestrina di via De Amicis, una laterale di via Piave.

Poco prima della chiusura, infatti, verso le 22, quando il via vai di persone in zona e le probabilità di trovare clienti all'interno della struttura erano minori, i criminali sono entrati in azione. Due a quanto pare. Forse uno di colore. Volto travisato e guanti. Una volta all'interno della sala con un'arma spianata hanno subito aggredito il titolare dell'attività, un 24enne originario di Castellamare di Stabia in Campania, in procinto di chiudere di lì a poco. Non è chiaro se il malcapitato abbia tentato di resistere. Fatto sta che sotto la minaccia della pistola oltre a consegnare i soldi in cassa è stato obbligato ad aprire la cassaforte. Sul posto, dunque, oltre alle forze dell'ordine, anche un'ambulanza del 118. Uno dei cinque clienti che si trovavano all'interno della struttura, infatti, è stato colpito dal bandito armato con il calcio della pistola alla testa. Ha avuto la colpa di trovarsi "in mezzo" proprio nel momento in cui i criminali avevano messo piede nella sala scommesse. Per curare la ferita è stato necessario un punto di sutura.

I delinquenti si sono volatilizzati a piedi in pochi istanti. Nessuno avrebbe sentito il rombo di eventuali motori che si allontanavano in tutta fretta. Ancora da quantificare l'ammontare del bottino. Dai primi conteggi sarebbero spariti 37mila euro in contanti che si trovavano in cassa e 5mila euro custoditi nella cassaforte. Il giro d'affari che una sala scommesse può raggiungere durante una domenica di campionato, infatti, può arrivare a cifre molto elevate. Non è un caso, dunque, che i banditi siano entrati in azione proprio in quel giorno della settimana.

A dimostrazione del fatto che non si tratterebbe di sprovveduti, i rapinatori dopo aver arraffato i soldi in pochi minuti (sapendo dove e soprattutto come colpire) si sono fatti consegnare anche l'hard disk in cui erano state salvate le immagini del circuito di videosorveglianza. In questo modo hanno tolto la possibilità agli inquirenti di visionare i momenti concitati in cui hanno perpetrato il colpo.

Si tratta dell'ennesima scorribanda criminale di cui è rimasto vittima il giovane che assieme al padre gestisce la sala scommesse. Qualche settimana fa, l'8 gennaio per la precisione, venne aggredito alle spalle mentre, dopo aver parcheggiato la propria auto, si stava incamminando verso la sua abitazione nella zona della Bissuola. In quel frangente gli venne strappato di dosso un borsello con all'interno circa 15mila euro in contanti. Che il malcapitato avrebbe depositato in banca la mattina seguente.

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