Colpo all'Admiral di Mestre: il ladro si costituisce. Restituita parte del bottino

Colpo di scena nella tarda serata di venerdì nelle indagini che riguardano il colpo quasi sfociato in rapina all'Admiral Club di via Ca' Rossa a Mestre. Gli accertamenti sono durati fino alle 3 di notte nei confronti di un 26enne di origini campane e residente a Pordenone portato in questura. E' stato lui a "costituirsi". Si è presentato alla sala slot dicendo a una delle responsabili di essere stato lui a commettere il furto. A sfondare la porta con una spallata e impossessarsi di quei quasi 2mila euro custoditi nel registratore di cassa.

Con ogni probabilità a indurlo a farsi prendere è stata la sua coscienza, oltre che la consapevolezza di avere il fiato sul collo degli investigatori, che fin da subito avevano lasciato trasparire un cauto ottimismo dopo il primo sopralluogo nella struttura mestrina. Il delinquente mercoledì sera era scappato con i soldi, dopo aver sfondato una porta e un divisorio per riuscire a raggiungere l'area del registratore di cassa. Era entrato nella sala slot da diverso tempo, perdendo molto. Dopodiché, come si evince dalla videosorveglianza, è uscito per poi rientrare. A quel punto il colpo, al limite tra il furto aggravato e la rapina. Agendo a volto scoperto. Per quanto riguarda l'aspetto fisico del delinquente, era stato descritto come piuttosto "panciuto" e con i capelli mossi, se non ricci. La sua parlata tradiva un accento meridionale.

Venerdì sera è tornato sul luogo del delitto, restituendo anche parte del bottino. Si è presentato con 900 euro in contanti, più o meno la metà di quanto aveva trafugato. Immediata la chiamata alla polizia, intervenuta con le volanti. Per lui, al termine degli accertamenti, una denuncia a piede libero.