Calotte inceppate in piazzale Donatori del sangue, rifiuti e degrado nell'area pedonale
Problemi al bocchettone della carta hanno reso impossibile gettare i rifiuti nel pomeriggio di domenica. Veritas è intervenuta per raccogliere l'immondizia e sistemare il guasto
Il centro di Mestre a festa, la piazza gremita, ma non sono mancati i grossi disagi. Come riportano i quotidiani locali, infatti, nella mattinata di domenica la zona di Piazzale Donatori di sangue è andata letteralmente in tilt, con almeno metà delle calotte inceppate. Risultato: in molti non sono riusciti a fare la raccolta differenziata, tanti altri hanno ben pensato di di accatastare i sacchetti dell'immondizia attorno ai bocchettoni, infischiandosene, di fatto, del buon costume.
In un'area pedonale appena nata, si è subito registrato un livello di degrado giudicato inaccettabile. Veritas nel pomeriggio di domenica ha specificato che il problema riguardava il bocchettone della carta, rimasto danneggiato non si sa se accidentalmente o volontariamente. Fatto sta che il piazzale ha versato in una condizione indecente fino a quando Veritas stessa si è recata sul posto, attivando il servizio di emergenza: il personale incaricato ha ripulito la zona, occupandosi anche di prendere in consegna i rifiuti che non potevano essere gettati correttamente nel compattatore. Alle 18, poi, la riparazione delle calotte ed il ripristino del normale servizio.
Non sono mancate le polemiche dell'opposizione, con il consigliere Pd Nicola Pellicani che ha specificato come un luogo per la socialità sia stato trasformato in breve tempo in un centro per la raccolta dei rifiuti, "una scelta scriteriata dell'Amministrazione. Piazzale Donatori così come realizzato è un evidente errore progettuale".
L'isola ecologica interrata non si caratterizza per ecocompattatori, come precedentemente indicato: "Gli ecocompattatori sono macchinari che raccolgono i rifiuti e li pressano per ridurne il volume- dichiara l'ufficio stampa Eurven, società leader nel settore - Lo scopo è di poter ospitare un numero molto elevato di tali rifiuti, riducendo così il numero di svuotamenti da parte dell’azienda preposta al loro smaltimento e quindi le emissioni di CO2 altrimenti prodotte dai mezzi per la raccolta rifiuti".
