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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Riqualificazione della stazione: strutture ricettive e viabilità fra i nodi da sciogliere

Comincia domani la discussione, in commissione consiliare, della modifica all'accordo del 2014 che ha già portato alla trasformazione di via Ca' Marcello

Inizia martedì la discussione, in commissione consiliare, delle modifiche alla delibera del 2014 sulla riqualificazione della zona stazione a Mestre. Apportate con un accordo fra Comune e Ferrovie, approvato dal commissario Zappalorto nel 2015, in parte oggi sono quelle che hanno cambiato il volto di via Ca' Marcello. L'opposizione torna alle origini della disposizione e chiede chiarimenti su alcuni punti del piano stesso. 

Collegamento Mestre Marghera 

«La necessità di riqualificare la stazione di Mestre è una priorità - scrive il Partito Democratico -. Vogliamo, però, porre all’attenzione della città le criticità che questa nuova versione dell’accordo, firmata dal sindaco Brugnaro, porta. Sulla piastra di collegamento fra Mestre e Marghera l’accordo prevede unicamente le risorse per uno studio di fattibilità e nulla di più: chiediamo che venga dato conto fin da subito del suo costo e di un piano finanziario credibile».

Area ex poste

«Rispetto alla delibera del 2014, l'area ex Poste da riqualificare è più importante, poiché passa dai 7.522 metri quadrati (più eventuale “piano casa”) ai possibili 14 mila. Il doppio. Qui sono previste due torri con una base di 25 metri per 25, e altezza di oltre 100 metri. Facendo un rapido conto non sono sufficienti neppure 20 mila metri quadrati per la realizzazione di queste torri. Forse dobbiamo aspettarci quell’aumento considerevole di cubature per queste strutture, che abbiamo già potuto apprezzare in via Ca’ Marcello? - chiede il Pd e precisa - lì sono sorte solo strutture ricettive, anche se originariamente la destinazione era anche commerciale e direzionale».

Gazzera e Piraghetto

«Nel nuovo accordo - scrive il Pd - è sparito qualsiasi riferimento ai cittadini “chiusi” fra i due passaggi a livello della Gazzera: si sarebbero dovuti spostare in via Trento. Ma di questo non c'è nulla. Mentre sull'ampliamento del parco Piraghetto ci chiediamo perché, oltre alla cessione dell'area al Comune, il sindaco non abbia previsto anche la predisposizione a parco senza ulteriori oneri per l'amministrazione».

Piano acque e trasporti

«In questi giorni il Consiglio comunale sarà chiamato ad approvare il piano delle acque, 65 opere per risolvere problema idraulico, che sono in larga parte non finanziate: «chiediamo - precisa il Pd -  che questo nuovo accordo abbia una valutazione preventiva da parte del Consorzio di Bonifica. È sotto gli occhi di tutti come le trasformazioni nell’area di via Ca’ Marcello, volute dall’amministrazione Brugnaro, stiano portando al collasso del sistema di trasporto pubblico e privato e, in generale, della viabilità in zona stazione. Come si intende porvi rimedio senza un piano di mobilità pubblica e privata? E senza valutare le conseguenze, anche dal punto di vista idraulico, di questo sviluppo urbano?».


 

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