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Stop "salato" del tram: Pmv chiede risarcimento da 3,5 milioni di euro

La società ha approvato mercoledì la richiesta danni nei confronti delle imprese ritenute responsabili del guasto alla linea del 2 ottobre scorso

Ammonta a 3,5 milioni di euro il risarcimento che Pmv chiede alla cordata di imprese capitanata da Gemmo per il blocco del tram durato più di quattro mesi. Mercoledì il Consiglio di amministrazione della società ha approvato la richiesta, quantificata sommando ai due milioni di euro sommati per i danni delle "spese vive", derivanti dalla necessità di pagare gli autobus sostitutivi messi in funzione da Actv per "tappare la falla" e dal mancato pagamento del canone dell'azienda di trasporto pubblico per poter usufruire del siluro rosso, anche i danni d'immagine, calcolati in 1,5 milioni di euro.

E' pronta anche una rassegna stampa con sottolineati tutti i "contrattempi" che in questi mesi si sono susseguiti. Lo stop al tram, come si ricorderà, venne decretato lo scorso 2 ottobre, quando un giunto della linea saltò vicino a piazza Barche. Il ritorno in servizio il 17 febbraio, dopo la sostituzione di 900 elementi tra giunti e tiranti. Il siluro rosso è tornato a circolare dopo il "bomba day", quando vennero asportate due ordigni della seconda guerra mondiale dalla stazione ferroviaria.

Pmv ha anche deciso di inviare una diffida all’associazione temporanea di imprese (Ati) che sta costruendo i binari chiedendo il pagamento della somma entro un mese. Altrimenti si andrà in tribunale. E toccherà al giudice decidere l'entità dei risarcimenti.

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