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Mestre Carpenedo / Via San Donà

Sentenza di risarcimento per un ragazzo caduto sulla rotaia del tram

Un quindicenne si era ferito dopo essere finito con la bici nella rotaia del mezzo pubblico, a Mestre. Il giudice ha stabilito un rimborso di 100mila euro: è il primo di questo tipo

Un incidente avvenuto dieci anni fa costerà al Comune di Venezia e alla società Avm, che gestisce il servizio di mezzi pubblici, circa 100mila euro di risarcimento. Vittima dell'episodio era stato un ragazzo, all'epoca quindicenne, caduto dopo essere finito con la sua bicicletta sulla rotaia del tram, lungo via San Donà, a Mestre. Il giovane si era fatto male, aveva chiesto i danni e in questi giorni il giudice gli ha dato ragione. Secondo la sentenza, infatti, «la rotaia del tram era pericolosa» e gli enti responsabili «ne erano consapevoli ma non hanno agito con la diligenza e la prudenza che la pericolosità richiedeva». La notizia, riportata dai quotidiani locali, è una novità nell'ambito degli incidenti legati al tram: è la prima che dà ragione al cittadino e torto all’amministrazione, e potrebbe quindi costituire un precedente.

Caduta sulla rotaia del tram

Il fatto è accaduto il 4 settembre 2009. Il quindicenne stava pedalando in via San Donà, a Favaro, in direzione di via Martiri della Libertà. C'era una macchina parcheggiata sulla destra e il ciclista, per superarla, era andato a finire con la ruota anteriore dentro la rotaia del mezzo pubblico. In seguito all'incidente, aveva riportato gravi lesioni che gli erano costate una lunga convalescenza. Ne era seguita una causa in tribunale e il giudice aveva disposto una consulenza tecnica dinamica e una di tipo medico legale. Il Comune e Avm hanno fatto appello contro la sentenza.

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