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Mestre Mestre Centro / Via Giosuè Carducci

Furiosa rissa al bar, trans picchiata e tramortita: "Violenza inaudita"

La violenza in un esercizio all'angolo tra via Circonvallazione e via Carducci a Mestre. La ferita, colombiana, è grave. Aggressore in fuga

"Non ho mai visto niente del genere. Una belva. Una violenza inaudita". Valentina fuma nervosamente fuori dal locale. Il trambusto è solo un ricordo, ma sono attimi che difficilmente dimenticherà. Un uomo picchia una trans. In maniera selvaggia. Lei poi viene portata all'ospedale in condizioni gravissime: emorragia cerebrale e di conseguenza prognosi riservata. Del resto il suo aggressore, un cittadino di nazionalità romena sulle cui tracce c'è la polizia, non è andato per il sottile: pugni, calci, spintoni. Fino a scaraventarle uno sgabello in testa per un paio di volte. Violenza cieca e incontrollata, che ha portato la trans, 36enne di nazionalità colombiana, a rischiare la vita. Le prossime ore saranno decisive. Anche per individuare il romeno, la cui carta d'identità era in possesso della ferita. C'è anche una foto che ritrae in volto il ricercato.

Trans picchiata da un uomo al bar, è grave

Tutto è iniziato verso le 10 di giovedì. Due clienti siedono a un tavolino del bar gestito dai cinesi alll'angolo tra via Circonvallazione e via Carducci. Iniziano a bere. Poi gli animi si surriscaldano: "Ho sentito che la trans pretendeva il pagamento di cinquanta euro - spiega Olga, la barista - poi si sono iniziati a malmenare. Prima però lei si era fatta consegnare la carta d'identità di lui". Parole pesanti, dunque, dopodiché gli spintoni. Un pugno sferrato dal romeno, la trans risponde con un calcio. E' vestita con un abito estivo a fiori e delle infradito, non vuole desistere. A quel punto dal mezzo del bar la vicenda si sposta un paio di metri più in là, proprio di fronte alla porta d'ingresso. Altri colpi proibiti, e la trans inizia a soccombere. Dopodiché l'aggressore se ne va, per poi tornare poco più tardi ancora più furioso. E' una belva incontrollabile. Spinge la colombiana con violenza contro la vetrinetta dell'esercizio, mandando in frantumi il vetro. Poi i due se le danno di santa ragione rotolandosi a terra tra i frammenti. Alla fine l'uomo prende uno sgabello e colpisce un paio di volte la trans.

"Tutto è durato una ventina di minuti - spiega la barista - mi sono nascosta perché lui non aveva più controllo. Stava spaccando tutto". Valentina, la cliente, intanto aveva già avvisato la polizia. Mentre la trans, ferita in maniera grave, a piedi raggiunge l'altro lato del locale: vuole entrare in bagno, ripulirsi. Togliersi di dosso l'odore del violento, scappato per le strade del centro. Al bagno, però, non ci arriva. Sviene poco prima, rimanendo esanime proprio poggiando la testa sulla porta della toilette. Sul posto ambulanza e auto medica dopo pochi minuti. Serve fare in fretta. La trans viene intubata e portata via in direzione dell'ospedale Dell'Angelo  mentre lotta tra la vita e la morte.

I DANNI DOPO LA RISSA

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