Il "buco" non è andato come avrebbe voluto. Anzi. Non c'è stato alcun buco venerdì sera in via Piave per una tossicodipendente in cerca della dose. Il suo spacciatore "di fiducia" con ogni probabilità non c'era. Così si è dovuta rivolgere a chi tra giardinetti e piazzale Baisnizza offriva lo stupefacente al posto suo.

La donna, residente in laguna, ha contrattato la droga con uno spacciatore magrebino e poi si è allontanata. In cerca di un posto isolato dove spararsi in vena l'eroina. A quel punto, però, ha scoperto di essere stata ingannata. Non era droga quella sostanza che stava cercando di sciogliere con cucchiaino e accendino. No. Era terra. E di sciogliersi di conseguenza non aveva alcuna intenzione.

Così la donna è tornata in via Piave e ha affrontato il pusher. Venendo spintonata a anche malmenata quando è finita a terra. Dopodiché lo spacciatore con un "socio" se l'è data a gambe prima dell'arrivo della polizia. Alla volante la tossicodipendente avrebbe dichiarato di essere stata derubata dei soldi. Anche se non è chiaro se intendesse i contanti spesi per una dose inesistente o se si trattasse di contanti spariti durante la colluttazione. Gli agenti l'hanno comunque informata delle proprie facoltà di legge.