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Ancora botte da orbi in via Fogazzaro: "Sembra sempre più una guerra tra bande"

L'aggressione martedì sera vicino a via Cappuccina. Picchiato un 38enne tunisino poi medicato dal 118. I residenti tornano a chiedere sicurezza: "Sradicare subito i pusher"

Sono state botte da orbi, per fortuna senza conseguenze troppo gravi. Ma si tratta dell'ennesimo episodio di microcriminalità in via Fogazzaro a Mestre, laterale di via Cappuccina che nelle ultime settimane ha raggiunto gli onori delle cronache per problemi di spaccio e violenza. Ad accendere i riflettori su quella realtà mestrina un'aggressione a un residente da parte di uno spacciatore (soprannominato "Bandana") poi finito in arresto. Martedì sera, però, i residenti hanno dovuto assistere a un'altra scena poco civile. Per cause che sanno solo loro (anzi, il ferito poi soccorso dal 118 ha riferito di non sapere il perché di tanta violenza) verso le 21 alcune persone iniziano a picchiarsi in strada. 

"Erano in 4, probabilmente extracomunitari - dichiara uno dei portavoce dei residenti - è stata chiamata la polizia, ma quando gli agenti sono arrivati i facinorosi si erano già allontanati. Si picchiavano e prendevano a bottigliate". I contorni della vicenda che risultano alle forze dell'ordine sarebbero un po' diversi: si sarebbe trattato di un'aggressione messa in atto da un solo individuo che avrebbe colto di sorpresa (alle spalle) il ferito, un 38enne tunisino, che si trovava per strada. Lo sventurato avrebbe dichiarato di non conoscere il malintenzionato, né di aver capito il perché abbia deciso di alzare le mani. In ogni caso le segnalazioni giunte al 118 parlavano di almeno 3 persone intente a picchiarsi.

Uno dei coinvolti, ferito alla nuca, viene soccorso all'altezza di via Cappuccina. Impossibile non notare la ferita sanguinante. Tra i primi a chiedere i soccorsi il presidente del comitato Marco Polo, Luigi Corò: "Ho chiamato il 113 - racconta - Il ferito mi diceva, in uno stentato italiano, che aveva molto male alla testa a causa di forti colpi ricevuti con una bottiglia. Erano evidenti i segni sulla fronte e sulla testa, oltre che il taglio alla nuca". Sul posto sono giunti i sanitari del 118, una volante della polizia e un mezzo dell'esercito del progetto "Strade Sicure". Ai poliziotti il 38enne ha dichiarato di non avere nemmeno capito chi fosse l'aggressore, essendo stato avvicinato alle spalle. 

Il sospetto di Corò è che il tutto possa essersi originato da una sorta di "guerra dello spaccio": "Tutto è avvenuto quando c'era ancora molta gente per strada - sottolinea - Se si vuole che via Cappuccina e laterali non diventino un bronx bisogna che le istituzioni sradichino la presenza di pusher, prostitute, venditori abusivi che 'lavorano' a Venezia. Se non si interviene con determinazione la situazione rischia di incancrenirsi. Mi appello ai cittadini, che devono denunciare sempre. Solo così le forze dell'ordine potranno avere consapevolezza del problema".

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