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Sala slot pronta a Mestre, ma l'inaugurazione salta. La questura: "Carte non in regola"

Il locale avrebbe dovuto aprire i battenti sabato, ma mancherebbero all'appello i permessi. Residenti contrari al nuovo esercizio, intanto l'ordinanza di limitazione degli orari è sospesa

La nuova sala scommesse del quartiere Altobello non parte, almeno per ora. Non c'entrano, sembra, le accorate proteste dei residenti, che si erano fatti sentire nelle settimane scorse ribellandosi all'apertura dell'ennesimo locale di questo tipo: il rinvio è piuttosto dettato dal fatto che l'attività non avrebbe le carte in regola per essere avviata, tanto che la questura ha diffidato i gestori dal procedere con l'inaugurazione. Insomma, la nuova sala slot di via Corridoni non sarà aperta al pubblico almeno finché non avrà i documenti necessari per farlo nel rispetto delle norme.

Per ora non è dato sapere quando questo avverrà, ma di certo le saracinesche sabato 10 settembre resteranno abbassate. A meno che i proprietari non vogliano incorrere in procedimenti di tipo penale. Il nuovo locale aveva cominciato ad attirare l'attenzione dei residenti qualche settimana fa, quando si sono accorti che al posto dell’alimentari qualcosa si stava muovendo: dopodiché era apparsa una scritta nel negozio ancora chiuso, riferita appunto ad una sala slot-scommesse.

Comprensibile il disappunto dei mestrini nell'apprendere la notizia, visto che locali del genere troppo spesso contribuiscono a degradare l'area in cui sorgono. Tanto più che in questo quartiere il tema è particolarmente sentito, con i residenti che negli ultimi mesi hanno fatto di tutto per renderlo più vivibile: camminate, feste, pulizie di gruppo su aree verdi e strade. I cittadini avevano anche organizzato una petizione indirizzata a sindaco e prefetto per ottenere spiegazioni e contrastare l'apertura dell'esercizio.

Lo stop all'inaugurazione è arrivato in seguito agli accertamenti svolti dagli agenti della divisione polizia amministrativa e sociale della questura: risultavano mancanti alcuni elementi primari, come l’istanza che il gestore del locale avrebbe dovuto presentare al questore come prevede l’articolo 88 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica sicurezza, trattandosi di un locale ove si sarebbero effettuati giochi e scommesse; inoltre, era del tutto mancante anche la concessione (anche questa necessaria) dell’AMS – Monopoli di Stato. Il gestore, un 26enne originario della Sicilia (tra l’altro già diffidato lo scorso mese di febbraio a Stra per una vicenda analoga), è stato convocato venerdì sera nei locali del commissariato di Mestre e qui diffidato dall’iniziare l’attività. Inoltre - specifica la questura - un ulteriore elemento contro l’apertura del locale è "l'eccessiva vicinanza a luoghi e strutture pubbliche frequentate da minorenni che si trovano in zona, come specificato nella normativa comunale".

Il tutto avviene in un momento in cui il dibattito sulle attività di questo tipo, nella terraferma veneziana, è molto accesso: è di venerdì la decisione del Tar del Veneto di sospendere l’ordinanza del sindaco di Venezia che limitava l’orario di esercizio per le sale scommesse e VLT e per l’accensione degli apparecchi installati in bar e tabaccherie. Ca' Farsetti aveva deciso che in nome della lotta alla ludopatia le macchinette dovessero essere spente in una certa fascia oraria. Il regolamento, però, è stato bloccato, in attesa che si entri nel merito della questione a gennaio, quando il Comune con ogni probabilità darà battaglia. Ha detto l'assessore al Sociale, Simone Venturini: "Prendiamo atto della decisione dei giudici, ma è bene ricordare che questa ordinanza è stata concepita sulla base di dati che parlavano di una vera emergenza sociale nel nostro territorio. Noi non abbandoniamo la volontà di porre un freno al gioco incontrollato. Presenteremo una proposta di regolamento comunale, tenendo in considerazione le indicazioni del Tar".

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