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Un nuovo polo musicale con sale prova nella torre di Mestre: "Hybrid Music" è realtà

Inaugurato "lo spazio di aggregazione musicale" della terraferma. Ricavate alla base della struttura in via Torino due salette e uno spazio per incontri. È l'erede della Monteverdi

Uno spazio interamente dedicato ai giovani talenti musicali mestrini: nasce HM Hybrid Music, struttura ricavata ai piedi della Hybrid Tower, il grattacielo multifunzionale di via Torino. Un "luogo di educazione e aggregazione musicale" in un'area di Mestre interessata da profonde trasformazioni sociali ed urbanistiche, nelle vicinanze del polo universitario scientifico e in una zona facilmente raggiungibile sia dal centro storico veneziano che da Mestre e Marghera.

Il polo musicale è articolato tra due sale prove moderne di 32 e 36 metri quadrati e un grande spazio open (87 metri quadrati) per incontri, performance e lavori di gruppo dedicati alla musica. È stato inaugurato venerdì alla presenza dell'assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini, del dirigente del settore cultura, Michele Casarin, del presidente di Cervet srl, Francesco Fracasso, del presidente dell'Istituzione Veneziana, Luca Segalin. Hanno partecipato anche la vicesindaco Luciana Colle, la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, gli assessori all’Urbanistica e alla Sicurezza urbana Massimiliano De Martin e Giorgio D’Este, numerosi consiglieri comunali.

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“L’interesse dell’amministrazione – ha spiegato l’assessore Venturini - è fare di questa realtà non solo una sala prove classica, ma un luogo di sperimentazione, d’innovazione e di divertimento. Un luogo che si popoli di giovani, che possano vivere pienamente il centro della città; uno spazio che sconfigga le aree grigie con il colore, l’energia e la musica. Venturini ha anche assicurato che l’investimento verrà potenziato. “L’impegno che ci siamo presi – ha aggiunto - è di valorizzare questi spazi in termini di servizi collegandoli a tutte le realtà che producono cultura nel territorio comunale: l’università, i teatri, le biblioteche, le scuole”. L’assessore ha poi espresso riconoscenza nei confronti del privato lungimirante “che scommette insieme al pubblico su un’area, cambiando dal punto di vista urbanistico e sociale Mestre”.

“Quando abbiamo pensato allo sviluppo di quest’area – ha spiegato Fracasso - ci siamo posti come obiettivo quello di riuscire a rispondere a tutte le esigenze della cittadinanza di Mestre. Abbiamo messo insieme in un’area di circa 30metri quadri nuovi posti di lavoro e servizi. Oggi grazie all’inaugurazione dell’Hybrid Music doniamo alla comunità un punto di ritrovo per giovani talenti che ci auguriamo possano sviluppare a pieno la loro creatività e portare così avanti il processo di rigenerazione urbana avviata attorno a questo pezzo di città”. “Con la nostra donazione – ha detto invece Segalin - siamo riusciti a dotare questi ambienti degli strumenti musicali perché abbiamo ritenuto significativo puntare su questo importante punto di iaggregazione”.

All’Hybrid Music i giovani possono ritrovare in qualche modo quel punto di riferimento della vita musicale cittadina che era la storica sala prove Monteverdi, in cui decine di band locali sono nate e cresciute musicalmente. Previste anche jam session, corsi e laboratori musicali, clinic, recording session e altro ancora; inoltre, diventerà il quartier generale della GOM, la giovane orchestra metropolitana composta da musicisti selezionati nelle scuole musicali della provincia. Durante l’inaugurazione alcuni gruppi nati alla Monteverdi si sono esibiti in brevi performance musicali dentro e fuori la torre.

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