Venti nuovi alberi piantati a San Giuliano: il dono del Museo M9 al Comune di Venezia | VIDEO
Il nuovo impianto arboreo faceva parte di "Foresta M9", l'installazione che durante la scorsa primavera era stata allestita al terzo piano del museo mestrino. Ora gran parte delle piante sono state donate a nove comuni veneti. La cerimonia di messa a dimora dei venti alberi è stata idealmente dedicata all'architetto Giovanni Caprioglio
Sono venti i nuovi alberi che arricchiscono il polmone verde di Mestre: si tratta di un impianto arboreo che durante la scorsa primavera era stato esposto all'interno di Foresta M9, l'installazione costituita da centinaia di alberi e arbusti che era stata sistemata al terzo piano del museo mestrino. Disallestita l'opera, gran parte delle piante sono state donate a nove comuni veneti, in un ideale passaggio di consegne tra l'istituzione museale e il territorio.
La consegna simbolica era avvenuta lo scorso 3 giugno ma la cerimonia di messa a dimora dei venti alberi destinati al Comune di Venezia si è tenuta questa mattina nell'area est del Parco San Giuliano di Mestre, alla presenza dell'assessore all'Ambiente Massimiliano De Martin, del direttore scientifico di Museo M9 Luca Molinari e del comandante della polizia locale Marco Agostini.
L'iniziativa è stata idealmente dedicata all'architetto Giovanni Caprioglio, personalità di spicco della politica e dell'urbanistica della terraferma veneziana scomparsa nelle scorse ore. Nel corso della cerimonia, infatti, sono stati sottolineati l'importante ruolo e la grande attenzione che il presidente dell'Istituzione Bosco e Grandi Parchi aveva rivolto verso i temi ambientali: «L'architetto Caprioglio aveva da sempre seguito con dedizione la gestione di parco San Giuliano – ha esordito De Martin –. Se si è riusciti a mantenere questa zona sempre più fruibile e utile alla città è grazie a uomini e donne che lavorano e si impegnano così. Per tutelare il nostro fragile ecosistema e la città antica – ha proseguito – bisogna investire nella terraferma, che non significa deviare opere e investimenti, ma implementarle. Questo non vale solo per la gestione del verde ma anche per quella delle acque. Donare fiori o piantare alberi va considerato come un regalo importante».
Molinari ha quindi aggiunto: «Questo parco guarda al futuro. Il nostro compito è quello di piantare alberi per le generazioni che verranno. È proprio seguendo questa direzione che abbiamo ideato Foresta M9: per noi non si trattava solo di un'installazione ma era un modo per garantire una sorta di circolarità tra istituzione museale e contesto naturale. Una volta disallestita l'opera, infatti, quegli alberi sarebbero tornati sul territorio. Il nostro interesse per l'ambiente proseguirà attraverso le proposte di laboratori didattici e la promozione di moltissimi eventi che incoraggiano il sano rapporto con la natura, il territorio e il paesaggio. Continueremo a parlare di alberi e lo faremo in tanti modi e in forme diverse».