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Nell'area del parco di San Giuliano la nuova sede Ulss 3 per la cura degli amici a 4 zampe

Inaugurata martedì mattina, è un po' canile, un po' ospedale e un po' ufficio per le pratiche sanitarie: il territorio si è arricchito di un'altra importante struttura

Al via martedì mattina a San Giuliano il nuovo canile, sede dei veterinari dell'Ulss 3 e area amministrativa che ha trovato spazio nell'area del grande parco mestrino. La struttura, realizzata con un finanziamento regionale, è già partita alcune settimane fa ed è un po' canile, un po' ospedale e un po' ufficio per le pratiche sanitarie: il territorio comunale si è arricchito di un'altra importante struttura gestita dall'azienda sanitaria Ulss 3.

L'inaugurazione, al mattino, è avvenuta alla presenza tra gli altri dell'assessore comunale all'Ambiente, Massimiliano De Martin. È il dottor Carmine Guadagno, primario dei veterinari Ulss 3, a spiegarne le funzioni più nel dettaglio. «Ogni animale domestico - dice Guadagno - ha il suo veterinario, che poi è lo specialista privato a cui il padrone si affida per la normale gestione del proprio animale di compagnia. La funzione dei veterinari dell'azienda sanitaria, quindi, non è quella di seguire nel normale iter sanitario il cane o il gatto o comunque l'animale che vive in un'abitazione. Piuttosto, quanto agli animali da compagnia, svolgiamo un ruolo di emergenza: interveniamo quando un cane fugge dal domicilio, o si perde, o addirittura subisce un incidente. In questo caso ci attiviamo per recuperare l'animale, per custodirlo in attesa che il proprietario possa tornarne in possesso, e se necessario pratichiamo gli interventi anche chirurgici che risultano urgenti. Non a caso questa sede viene definita "canile ospedale": serve a custodire gli animali recuperati, ma anche a praticare loro le prime cure necessarie».

L'apprezzamento è giunto dall'assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, che ha voluto visitare la struttura. «Nel più vasto impegno della prevenzione - ha sottolineato Lanzarin - anche il lavoro svolto in questo ambito risulta prezioso, puntuale, attento. La tutela della salute degli animali da compagnia è fondamentale e concorre a garantire una salute migliore per i cittadini». Non un semplice canile, quindi, nonostante i molti box attrezzati per la custodia degli animali. La struttura recupera randagi o vaganti segnalati dai cittadini, li custodisce, li visita e li cura in caso di necessità, sia per ferite o traumi riportati, per eventuali malattie contratte, tenendoli in ogni caso sotto osservazione per almeno una decina di giorni (come stabilisce il protocollo di prevenzione antirabbia). 

 «Nella nostra moderna area attrezzata a box, ma anche nelle gabbie interne utili a custodire animali che necessitano di un ambiente riscaldato, si potranno trovare i cani recuperati per la strada che sono in attesa di tornare al proprietario - sottolinea il dottor Guadagno - oppure i cani morsicatori, che si sono allontanati dall'abitazione di provenienza a seguito di un episodio cruento, e sotto sequestro a disposizione dell'autorità giudiziaria. In questo senso la nostra nuova sede può essere definita canile. E poi può essere definita ospedale perché qui i veterinari dell'azienda sanitaria svolgono tutta la parte ambulatoriale. Ora, negli spazi più ampi e dotati di un doppio tavolo operatorio, si praticano tutta una serie di interventi: dagli esami di laboratorio e radiologici, per cui hanno a disposizione attrezzature di ultima generazione, all'osservazione in caso di disagio e malattia, fino alla sterilizzazione dei gatti delle colonie feline: e ora che possiamo praticare anche la sterilizzazione dei cani, svolgiamo circa 800 interventi annui. E a questi si sommano gli interventi per i traumi minori, quando serve».

Un lavoro importante, annunciato da tempo, sia dal punto di vista sanitario che sociale, affidato un un'equipe di una decina di medici e operatori specializzati, che avrà anche il compito di aggiornare l'anagrafe canina che vede registrati già 81.000 esemplari, e quella felina, che conta 12.000 gatti. La struttura sorge proprio accanto al canile comunale, che, dopo un paio d'anni di chiusura, grazie all'assegnazione della sua gestione all'Enpa, riaprirà i battenti all'inizio di maggio. Un polo socio-sanitario insomma completo, per il recupero, la cura, e si spera, infine, l'adozione, in piena sicurezza, di animali randagi o abbandonati. Un servizio che diventa ogni giorno più importante, se si pensa che, rispetto a una decina di anni fa, il rapporto tra il numero delle persone e quello degli animali domestici è passato da dieci a uno all'attuale sette a uno.

Nella sede di Parco San Giuliano sono già state trasferite anche tutte le attività amministrative dei veterinari Ulss 3. «Si svolgono qui una serie di funzioni - sottolinea il direttore generale dell'Ulss 3 Edgardo Contato - al servizio di tutti coloro che condividono la propria vita con un animale domestico e in particolare al servizio dei possessori di un cane o di un gatto. Quando facciamo questa scelta, ci assumiamo una responsabilità importante, riconosciuta e normata, e i veterinari dell'azienda si propongono come punto di riferimento, poiché è presso di loro che i proprietari di animali formalizzano l'iscrizione all'Anagrafe sanitaria, che è un passaggio obbligatorio per i cani. Ed è sempre attraverso questo servizio che si chiedono e si ottengono i documenti necessari per il proprio animale in caso di viaggio all'estero, oltre che per ogni pratica affidata al servizio veterinario». Anche per le ulteriori funzioni, di carattere amministrativo, la nuova sede offre spazi adeguati, ben più ampi di quelli della precedente sede in via Filzi. «Come accade nello studio di un veterinario privato - spiega il primario Guadagno - anche qui possono arrivare animali diversi in contemporanea, ed è importante per noi, quindi, avere spazi adeguati, dove è stato possibile prevedere percorsi diversi per gli utenti con i loro animali. In tema di accessibilità è sicuramente più funzionale anche quanto all'accesso dei veicoli con cui i veterinari operano in strada, che possono giungere fino a sotto la tettoia sul retro, per il ricovero in sicurezza e protetto degli animali qui trasportati». 

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