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Incendio in abitazione a Mestre, dentro c'è oltre un chilo di marijuana: un arresto

L'intervento in ausilio dei vigili del fuoco si è trasformato in una perquisizione: martedì è stata scoperta una vera e propria centrale di spaccio situata nel quartiere San Teodoro

La polizia interviene per un incendio, si scopre che nell'abitazione c'è molto di più: è successo martedì mattina, quando è scattato l'allarme per un rogo in atto in un appartamento del quartiere San Teodoro di Mestre. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono giunte anche due volanti d'appoggio per aiutare in caso di eventuali situazioni di pericolo: nell'abitazione hanno trovato un solo occupante, identificato per B.U.E., 34 anni, nigeriano, lì residente. Il principio di incendio, ormai già domato, era circoscritto al materasso della camera da letto dell'uomo ed era scaturito probabilmente a causa di un maldestro tentativo di eliminare degli insetti.

Ai poliziotti lo straniero ha riferito che insieme a lui vivono la moglie e altri tre uomini, ai quali sono subaffittate alcune stanze. Gli agenti, come da prassi, hanno ispezionato gli altri locali per verificare eventuali danni. Le "sorprese" sono cominciate in una stanza attigua a quella dell'uomo, dove erano ben visibili alcune anomalie: banconote di piccolo taglio sparse su un letto, un armadio aperto con all’interno un rotolo di cellophane, un bilancino di precisione. Ma anche un tappeto arrotolato e appoggiato in verticale ad una parete, al cui interno erano nascosti diversi involucri in cellophane contenenti sostanza erbosa.

Così il controllo di routine si è trasformato in vera e propria perquisizione, mentre sul posto è intervenuto pure un equipaggio della squadra mobile. Si è scoperto che la sostanza era effettivamente marijuana, per un peso complessivo di 1.107 grammi, mentre i contanti ammontavano a 1.840 euro. Addosso il nigeriano aveva altri 800 euro in tasca e 290 nel portafogli. Nel frattempo sono arrivati altri due inquilini: C.A.B., 19enne senegalese, e S.M., nato in Guinea, anch’egli 19enne. Nelle loro stanze, fra gli abiti riposti nell’armadio, sono stati scoperti altri 134 grammi di marijuana, la somma di 1.340 euro in banconote di piccolo taglio e altri 290 euro in uno zainetto. Infine i poliziotti sono passati alla stanza di E.E., nigeriano 27enne non presente in quel momento: dentro, all’interno di un frigorifero, c'erano ulteriori 64 grammi di "maria" e 100 euro in banconote di piccolo taglio.

Insomma, l'appartamento era una centrale di spaccio in piena regola. B.U.E. è stato arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio e posto agli arresti domiciliari in attesa del processo. Per C.A.B. e S.M., invece, è scattata una denuncia in stato di libertà per lo stesso reato, ma in assenza di flagranza. L'operazione ha permesso di sequestrare in tutto 1.304 grammi di marijuana,  4.660 euro, due bilancini di precisione e 3 rotoli di cellophane verosimilmente utilizzati per il confezionamento della sostanza.

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